TAV, Foietta: “Referendum? Le scelte devono essere tecniche, non popolari”
“Ponti? Spinge le proprie idee. Toninelli? Se mi ricevesse, sarebbe un risultato”
POLITICA (Roma). “Il referendum è l’extrema ratio. Le scelte sulle opere pubbliche vanno fatte su elementi tecnici e non sulle preferenze popolari. I numeri veri confermano la necessità della realizzazione dell’opera. Il tunnel del Frejus è vicino al collasso ha 150 anni. Passare dalla gomma al ferro è l’unico rimedio suggerito e cofinanziato dall’Europa. Rinunciarci significa prendersi una bella responsabilità. Ponti è un simpatico personaggio. Spinge sulle idee che il futuro è affidato al trasporto autostradale. Non penso che sia in linea con le scelte nazionali e internazionali dell’Italia. Toninelli? Se mi ricevesse, sarebbe un grande risultato. Aspetto da sei mesi una risposta, dopo dodici lettere. Il cronoprogramma dovrebbe portare la TAV in esercizio entro il 2030 e significherebbe percorrere la tratta Milano-Parigi in quattro ore e mezzo. Mi sembra una soluzione che ci chiede l’Europa e di buonsenso”. Così l’architetto Paolo Foietta ai margini dell’audizione in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati. (Luigi Pellicone/alanews)
Pullman del Napoli accolto da migliaia di tifosi a Capodichino Festa in città con fuochi…
Firenze, in 200 al sit-in per la sicurezza. Gianfaldoni: "Ci vuole tolleranza zero" Il portavoce…
Cambiare Rotta, presidio davanti a Palazzo Cusani: "Questa tregua ha un carattere temporaneo" "Nelle giornate…
Milano, 67esimo corteo per la Palestina: "Finalmente il genocidio è finito" In 1000 in piazza…
Emanuela Orlandi, il fratello Pietro: "Purgatori rivelò che fascicolo era nelle mani di Bertone" "Perché…
Emanuela Orlandi, Borsellino: "Giustizia negata, ministri di Cristo lo crocifiggono ogni giorno" Il fondatore della…