POLITICA (Torino). “Le sette signore hanno deciso di non incontrarmi, la porta è sempre aperta, è un brutto segnale perché da parte mia c’è piena disponibilità a discutere – ha dichiarato Chiara Appendino – La mia posizione è contraria all’opera ma adesso c’è il Governo che fa l’analisi costi benefici. L’incontro a Roma con Di Maio di ieri era programmato da tempo. Area di crisi significa rilancio: arriveranno risorse e accordi di programma per rendere più attrattivo un polo su cui lavoriamo. Apertura importante di Di Maio e Conte per incontrare gli esponenti. Ritengo giusto che una parte della città si sia espressa a favore ma è importante che il dialogo sia a livello nazionale. La questione è complessa, legittimo manifestare. Rispetto chi è Sì Tav, ma distinguiamo i piani: un sindaco si occupa della città. Mi sono sempre espressa a favore della libertà di stampa. Ci deve essere rispetto reciproco: è difficile fare il giornalista come fare il sindaco, spero che il clima si possa rasserenare” così la sindaca di Torino. (s.iacomussi)
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