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Torino, lascia la Pollicino: “Umiliata da Appendino-Di Maio”. Ora la sindaca rischia

Torino, lascia la Pollicino: “Umiliata da Appendino-Di Maio”. Ora la sindaca rischia

La consigliera comunale passa al Gruppo Misto: “Non siamo droni teleguidati”

POLITICA (Torino). “La mia decisione è stata sofferta, nata dopo le parole della sindaca nel Consiglio comunale. Già lunedì avrei voluto esternare la mia decisione, ma ho promesso al gruppo che avrebbe parlato soltanto la capogruppo e mi sembrava più corretto non intervenire in quella sede istituzionale. Ciò che mi ha spinto sono state le parole di Chiara Appendino, la sua volontà coercitiva di voler blindare la nostra possibilità di esercitare le funzioni di consiglieri. Sono state esternazioni mortificanti, umilianti del ruolo del consigliere comunale. Ho riflettuto, ho preso qualche giorno di tempo. Dalle parole di Chiara e del ministro Di Maio, quando ha parlato di minoranza rancorosa, ecco quello mi ha offeso, perché il M5S è stato minoranza, ma indignata, non rancorosa. Non è mai giusto umiliare le minoranze. È mancata la dignità, come consigliera ma anche come persona, perché sono un essere pensante e non un drone che può essere teleguidato.
Gli altri consiglieri insoddisfatti? Io parlo per me, non posso sapere cosa decideranno gli altri. Ci sarà una riunione di maggioranza e mi auguro per il bene del Movimento e del gruppo della Città che la situazione si possa risolvere. Bisogna venirsi incontro e limare e smussare gli angoli. Ma non so anticipare cosa succederà.
Questa giunta aveva un futuro credibile, ma le ultime decisioni non so come prenderle. Tutto dipende dalla prossima maggioranza, spero che la sindaca rifletta sulle parole che ha usato, in una sede istituzionale., Perché le divergenze ci devono essere ma usare certe parole in Consiglio è inaccettabile.
È stato un aut aut il suo discorso, così l’ho vissuto.
A livello nazionale in questo periodo si sta parlando di riorganizzazione del Movimento, ma a livello di Governo è stato fatto un contratto. L’idea di appoggiare l’autonomia differenziata e la regionalizzazione della scuola non rientra nelle mie corde e nel programma del M5S. Noi in Comune abbiamo votato contro la regionalizzazione.
Non ho ancora sentito la sindaca, chissà se la sentirò, bella domanda.”

Così Marina Pollicino, ormai ex consigliera comunale del Movimento Cinquestelle passata mercoledì al gruppo misto. La Pollicino garantiva 23 seggi nel Consiglio comunale, scesi ora a 22. Sotto i 21 si aprirebbe la crisi per la maggioranza pentastellata guidata da Chiara Appendino. (Redazione alanews)

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