Torino, oggi l’udienza per chi ha combattuto contro l’Isis
Fuori dal Tribunale il presidio di solidarietà: “Sono eroi, non nemici”
POLITICA (Torino). “E’ un scandalo: con questa udienza si mette una macchia sui caduti in Siria – così Davide Grasso, uno dei cinque ragazzi di Torino, convocati in Tribunale per sospetto di pericolosità, dopo che sono stati in Siria a combattere l’Isis – Sarebbe una vergogna se questo tribunale si schierasse in questo modo. Il paradosso è che non ci sono accuse a nostro carico, ma se devono limitare la mia libertà, che sia con un movente”. “Sappiamo di essere nel giusto, non siamo socialmente pericolosi. Abbiamo partecipato a una guerra giusta contro l’Isis. Non ci sono reati, non veniamo accusati di aver commesso nulla di illegale – aggiunge Jacopo Bindi, tra i ragazzi convocati – Ciò che ci accomuna è aver fatto parte delle Ypg e avere avuto un addestramento militare, che io non ho avuto”. A sostenerli un presidio davanti al Tribunale, a cui ha partecipato anche l’avvocato Gianluca Vitale: “Spero che questa vicenda faccia riflettere sulla legittimità di queste misure. Vanno accolti come eroi, non come nemici”. (s.iacomussi)
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