Toti dopo la ratifica del patteggiamento: “Nulla di inatteso. Mi sento vittima a prescindere”
“Dimissioni? Giusto mandare Liguria al voto. Scelta di Orlando coerente, ha la mia stima”
Politica (Roma). “Nulla di inatteso. Si tratta di un patteggiameto su cui il mio avvocato e la procura avevano lavorato da tempo, è stata stralciata l’ipotesi 319 di corruzione propria. Toti era povero e povero resta, c’è un patteggiamento relativo all’asservimento della funzione che io ritengo non ci sia stato, anzi c’è stata una disponibilità nei confronti del mondo delle imprese che ha fatto crescere la Liguria. Abbiamo scelto la via del patteggiamento perché ritengo che non se ne debba parlare in un’aula a Genova ma in Parlamento. Finché alcune ipotesi rimarranno parte di una nebulosa difficilmente dimostrabile rimarremo in un’ipocrisia. Mi sento vittima a prescindere, di un’interpretazione errata del mio agire. Dimissioni? Era giusto mandare la Liguria al voto in ogni caso. Scelta Orlando? È stato coerente, ha tutta la mia stima. Aveva un posto comodo qui in Parlamento.” Ha dichiarato Giovanni Toti a margine della presentazione del nuovo libro: “Confesso, ho governato” alla Camera dei deputati. (Nicolò Morocutti/alanews)
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