UE, Sassoli: “Megalizzi sarebbe stato a nostro fianco in difesa valori”
“La sua morte e quella di altri 4 una ferita viva, non possiamo dimenticare”
POLITICA (Bruxelles). “Sono passati poco più di 30 mesi da quella sera dell’11 dicembre 2018. In quei giorni a Strasburgo era in corso la sessione plenaria del Parlamento europeo. La città, già in pieno clima natalizio, era animata da tanti turisti, ma anche da molti deputati europei, funzionari, assistenti parlamentari, giornalisti. Fra loro vi era anche Antonio Megalizzi, un giovane giornalista attento, che amava profondamente il suo lavoro, che credeva nell’Europa, nella libertà di espressione, con una missione: raccontare l’Europa ai suoi coetanei, ai giovani così spesso disinformati e disinteressati. La morte di Antonio e di 4 altre persone, fra cui il suo amico e collega polacco Bartosz Orent-Niedzielski, in quella sera di dolore e terrore sono ferite vive. Non possiamo dimenticare”. Così il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, alla cerimonia di conferimento della Laurea Honoris Causa in Studi Europei e Internazionali ad Antonio Megalizzi, all’Università di Trento. (Giulia Torbidoni/alanews)
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