Ultima Generazione, Beatrice: “Da mesi confinata a Cortona, la repressione è aumentata”
La portavoce tra carcere e mesi in obbligo di dimora: “Per fermarci basterebbe ascoltarci”
POLITICA (Roma). Una linea immaginaria delinea i confini del comune di Cortona. Se Beatrice e Simone, membri di Ultima Generazione, la sorpassano rischiano il carcere. Questo perché dopo un blocco stradale di protesta sono stati sottoposti a obbligo di dimora come misura di custodia cautelare. “Sono confinata qui da oltre due mesi, non posso varcare la soglia, non posso vedere la mia famiglia, non posso vedere i miei amici.” Racconta Beatrice Pepe, portavoce di Ultima Generazione. “Siamo stati portati in commissariato poi ci hanno arrestato e abbiamo passato tre giorni in carcere. La repressione è a un livello che sta aumentando sempre di più. Prima di tutto si prova confusione, nel senso che non sei preparato una cosa del genere non te l’aspetti. È una roba che che ti dà frustrazione e che ti fa perdere la speranza. Se servono queste misure? Assolutamente no. L’unica cosa che serve a fermare la situazione è ascoltarci e ascoltarci e agire immediatamente.” (Nicolò Morocutti/alanews)
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