“La nostra aspirazione è che si vada verso un servizio civile europeo. Abbiamo una proposta che è nata da Juncker, trasformata in un regolamento della Commissione Europea. Nella commissione cultura del Parlamento Europeo l’abbiamo cambiata, tanto che non si chiamerà più Corpo europeo di solidarietà, ma Servizio di volontariato e di solidarietà europeo. Da qui al 2020, almeno 120mila ragazzi faranno questa esperienza, perché sarà più accessibile. Si tratta di programmi nel no-profit, tanto articolati che possono andare da due mesi a un anno e che prevedono anche tirocini. Un’esperienza che sarà fatta insieme ad altri ragazzi e ragazze europee e che farà bene al nostro continente”. Così Silvia Costa, europarlamentare del gruppo S&D, sul mandato, conferito dal Parlamento Europeo, per il Negoziato con il Consiglio dei ministri sul testo approvato dalla Commissione cultura sul Regolamento del Corpo europeo di solidarietà.
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