Roma, 08 apr – Philippe Lazzarini, Commissario generale dell’Unrwa, lancia un grave appello sulla crisi a Gaza, dove le autorità israeliane negano beni di prima necessità
La situazione a Gaza è sempre più drammatica e il Commissario generale dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, ha lanciato un’allerta senza precedenti. L’assedio imposto dalle autorità israeliane ha portato a una grave crisi umanitaria, privando milioni di persone di beni essenziali come cibo, carburante e forniture mediche. Da oltre un mese, la popolazione vive in condizioni disumane, senza accesso ai servizi fondamentali.
Un grido d’allerta per la vita umana
Lazzarini ha messo in evidenza il disprezzo per la vita umana che caratterizza gli attuali eventi a Gaza. Le sue parole, diffuse attraverso i social media, sono un appello urgente ai leader mondiali affinché prendano posizione e agiscano per garantire il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario. “A Gaza, gli atti di guerra stanno avvenendo sotto gli occhi del mondo e il silenzio della comunità internazionale è assordante”, ha dichiarato, sottolineando la necessità di un intervento immediato.
Condizioni critiche e violazioni dei diritti
La situazione a Gaza è estremamente critica: oltre 1,5 milioni di persone non hanno accesso regolare all’acqua potabile e i servizi sanitari sono praticamente paralizzati. Le strutture ospedaliere, già fragili, sono state ulteriormente compromesse, rendendo impossibile fornire cure ai malati e ai feriti. Esperti di diritto internazionale avvertono che tali azioni potrebbero configurarsi come violazioni delle leggi che proteggono i civili in situazioni di conflitto, aumentando la necessità di un intervento internazionale.
L’inerzia della comunità internazionale
Nonostante la gravità della situazione, la comunità internazionale ha mostrato un approccio timido, con reazioni spesso blande e governi che si limitano a esprimere preoccupazione senza adottare misure concrete. Lazzarini ha criticato questa inerzia, esortando i leader globali a “non rimanere in silenzio di fronte a queste atrocità”. È fondamentale attivare una rete di sostegno che permetta di portare aiuti umanitari a Gaza, garantendo la sicurezza degli operatori e delle forniture.
Inoltre, la mancanza di cibo e risorse mediche ha spinto molte ONG a lanciarsi in campagne di raccolta fondi e a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’emergenza. Tuttavia, senza un intervento diretto da parte dei governi, i risultati rischiano di essere limitati.
“È fondamentale rinnovare il cessate il fuoco e rilasciare tutti gli ostaggi”, ha sottolineato Lazzarini, evidenziando l’urgenza di una soluzione pacifica.