Omicidio Leo, il procuratore: “La felicità di Stefano non ci basta come movente”
Sui genitori del giovane assassinato: “Persone straordinarie dal grande senso civico”
CRONACA (Torino). “Il fermato ha dichiarato che il movente sarebbe la felicità di Stefano Leo, noi vogliamo verificare – così il procuratore vicario Paolo Borgna sull’omicidio di Stefano Leo, assassinato ai Murazzi di Torino, caso che ieri ha avuto una svolta decisiva con la confessione di un ragazzo italiano di origini marocchine – Decidere di uccidere un ragazzo per impedire di avere un futuro è molto strano, vogliamo sviluppare questa spiegazione perché così non ci basta. Abbiamo parlato coi genitori, sono persone straordinarie, che danno una lezione di senso civile per come si sono affidati a noi” ha detto il procuratore. ()
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