Vertice dei Volenterosi | Instagram @emmanuelmacron - alanews
Emmanuel Macron, presidente della Francia, ha contattato Donald Trump prima dell’inizio del vertice dedicato a pace e sicurezza in Ucraina
Al Palazzo dell’Eliseo, a Parigi, è in corso il vertice convocato dal presidente francese Emmanuel Macron, con l’obiettivo di coordinare, insieme al primo ministro britannico Keir Starmer, una coalizione di nazioni “willing and able” – ossia disponibili e in grado – pronte a sostenere l’Ucraina in vista di un possibile cessate il fuoco. Se raggiunto, sarebbe il primo dal 24 febbraio 2022, data dell’invasione russa che ha iniziato a destabilizzare l’assetto di sicurezza europeo costruito dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Ieri sera, la Tour Eiffel si è accesa di giallo e blu, i colori della bandiera ucraina, in segno di solidarietà. Ed è di pochi minuti fa la notizia che Macron, prima dell’inizio delle discussioni, ha sentito al telefono il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
L’Eliseo ha reso noto che il presidente francese Emmanuel Macron ha avuto una conversazione telefonica con il presidente americano Donald Trump prima dell’inizio del vertice. Il colloquio è avvenuto dopo l’incontro di ieri sera all’Eliseo tra lo stesso Macron e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Inoltre, prima dell’avvio del summit, il presidente francese ha partecipato a una breve riunione con il primo ministro britannico Keir Starmer, il segretario generale della NATO Mark Rutte e lo stesso Zelensky.
“L’Europa deve dimostrare di essere in grado di difendersi”, ha affermato Volodymyr Zelensky. “Possiamo farlo, e ora è il momento di dimostrarlo”, ha scritto sui social, condividendo un’immagine di gruppo dei leader riuniti a Parigi.
“La Russia si oppone fermamente all’invio di forze di peacekeeping in Ucraina, ritenendolo un pretesto per mascherare i piani di intervento militare di Londra e Parigi”, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
Oggi attorno al tavolo siedono 31 delegazioni, un numero superiore rispetto ai precedenti incontri. L’aumento dei Paesi “Volonterosi”, che dovrebbero formare una forza di réassurance – ovvero una missione di rassicurazione – dimostra, secondo fonti dell’Eliseo, la determinazione dei partner europei e dei loro principali alleati nel lavorare a una “soluzione duratura” per l’Ucraina.
Alla riunione non partecipa la Cina, poiché è riservata ai Paesi amici di Kiev. Pechino potrebbe però entrare in gioco in un secondo momento, nell’ambito di una possibile missione dell’ONU. Presente invece la Turchia, rappresentata dal vicepresidente Cevdet Yilmaz al posto del presidente Recep Tayyip Erdogan.
L’Italia è rappresentata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha preso parte a questi incontri fin dall’inizio. Dei 27 Stati membri dell’UE, partecipano 23 delegazioni, inclusa la Francia, che ospita il vertice. Mancano Malta e Austria, tradizionalmente neutrali, oltre a Ungheria e Slovacchia, che hanno una posizione più vicina alla Russia rispetto alla maggioranza dei Paesi dell’Unione.
Presenti anche Regno Unito, Ucraina (con il presidente Volodymyr Zelensky), Norvegia, Islanda, i vertici delle istituzioni europee – Antonio Costa per il Consiglio Europeo e Ursula von der Leyen per la Commissione – e la NATO. Canada e Australia, invece, sono rappresentati dai rispettivi ambasciatori in Francia.
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