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Semaforo verde: via libera dell’Ue ai controdazi del 25% sui prodotti americani, solo Budapest contraria

Prime tariffe dal 15 aprile, poi seconda fase dal 16 maggio e la terza dal primo dicembre

L’Unione Europea ha approvato una lista di controdazi per rispondere ai dazi imposti dagli Stati Uniti e dall’amministrazione Trump. Le tariffe, che raggiungeranno il 25%, saranno implementate in tre fasi: la prima dal 15 aprile, la seconda dal 16 maggio e la terza dal primo dicembre. Solo l’Ungheria ha votato contro.

L’Unione Europea ha recentemente preso una decisione cruciale approvando misure tariffarie in risposta alle politiche commerciali degli Stati Uniti. Questa mossa segna un passo significativo verso il riequilibrio delle relazioni commerciali tra le due potenze, con l’applicazione di dazi doganali del 25% su una vasta gamma di prodotti americani. Le nuove tariffe entreranno in vigore in tre fasi: la prima tranche partirà il 15 aprile, seguita dalla seconda il 16 maggio e infine dalla terza, che sarà attuata il primo dicembre.

Tensioni commerciali tra Ue e Stati Uniti

Questa decisione arriva dopo anni di tensioni commerciali che hanno visto gli Stati Uniti e l’Unione Europea coinvolti in controversie su vari fronti, dai sussidi per l’aviazione civile ai dazi su acciaio e alluminio. La decisione dell’Ue è stata presa durante una riunione della “Comitatologia”, un processo che consente ai rappresentanti dei Paesi membri di esprimere un parere formale sulle proposte della Commissione Europea. L’unico Paese a opporsi a queste nuove misure è stato l’Ungheria, un chiaro segnale della divisione esistente all’interno dell’Unione su questioni commerciali.

Settori colpiti dalle nuove tariffe

Le tariffe colpiranno vari settori, tra cui l’agroalimentare, i prodotti tecnologici e i beni di consumo. Si prevede che queste misure avranno un impatto significativo sui produttori americani. Secondo alcuni analisti, queste nuove tariffe potrebbero spingere gli Stati Uniti a rivedere le proprie politiche commerciali, in particolare quelle che hanno portato all’imposizione di dazi su prodotti europei.

Rischi di ritorsioni economiche

In un contesto globale caratterizzato da incertezze economiche, l’Unione Europea cerca di proteggere i propri interessi commerciali, ma la risposta americana è attesa con apprensione. Si teme che un ulteriore inasprimento delle relazioni possa portare a una spirale di ritorsioni che danneggerà entrambe le economie. La situazione rimane quindi in evoluzione e la comunità internazionale osserva con interesse gli sviluppi futuri.

Redazione

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