Cos'è lo snus, il tabacco umido vietato in Italia: perché è pericoloso e quali sono i rischi per la salute - Wikimedia Commons - Alanews.it
Lo snus, un prodotto di tabacco umido originario della Svezia, sta attirando sempre più attenzione, specialmente in Italia dove il suo uso è vietato. Nonostante il divieto, il consumo di snus è in aumento, soprattutto tra i giovani, grazie alla possibilità di acquisto online su numerosi siti svedesi e svizzeri. Ma quali sono i veri pericoli legati a questo prodotto e quali rischi per la salute comporta?
Il termine “snus” si riferisce a un tabacco umido in polvere per uso orale, creato attraverso un processo di umidificazione a vapore che rende il tabacco particolarmente umido, con oltre il 50% di acqua. La modalità di assunzione è semplice: lo snus viene posizionato tra il labbro superiore e la gengiva, rilasciando lentamente nicotina. Gli utenti possono tenerlo in bocca per periodi che variano da pochi minuti a diverse ore.
Recentemente, due studentesse di 13 anni a Ferrara sono state ricoverate in ospedale dopo aver utilizzato lo snus, un episodio che ha riacceso l’attenzione sui pericoli di questo prodotto. Sebbene non si fumi, il principale rischio dello snus è legato alle elevate concentrazioni di nicotina che il corpo assorbe attraverso le mucose orali. Questo può portare a malesseri acuti, evidenziando la necessità di una maggiore informazione sul tema.
La nicotina è una sostanza altamente tossica e il sovradosaggio può avere effetti devastanti. I sintomi di una intossicazione acuta da nicotina possono includere:
In casi estremi, l’intossicazione può portare a convulsioni e compromettere gravemente la funzione respiratoria. Le stime indicano che la dose letale di nicotina per un adulto si aggira tra i 40 e i 60 mg, ma studi recenti suggeriscono che ci potrebbero essere soglie superiori a 500 mg, a seconda della sensibilità individuale.
La produzione dello snus richiede la miscelazione di tabacco grezzo con acqua, sale carbonato di sodio e aromi, preparata tramite riscaldamento a vapore. Sebbene non si fumino sostanze chimiche tossiche come nel caso delle sigarette, l’assunzione di nicotina per via orale non è priva di rischi. In Svezia e Norvegia, il consumo di snus è comune, con un uso medio di circa 800 grammi all’anno, ma in Italia è vietato principalmente per le preoccupazioni legate alla salute.
Un aspetto controverso riguarda le potenziali applicazioni dello snus come alternativa alle sigarette, poiché non colpisce i polmoni e potrebbe ridurre il rischio di cancro ai polmoni. Tuttavia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha avvertito che raccomandare lo snus come sostituto delle sigarette non è prudente. Le evidenze scientifiche non dimostrano chiaramente che il tasso di tumore ai polmoni in Svezia sia esclusivamente attribuibile all’uso di snus, poiché altri fattori possono influire.
L’assenza di un’adeguata informazione e campagne di sensibilizzazione contribuisce alla disinformazione, rendendo i giovani inconsapevoli dei rischi e della possibilità di sviluppare una dipendenza da nicotina. È cruciale che le autorità sanitarie e i governi adottino misure per educare la popolazione sui rischi legati al consumo di snus e sviluppino politiche efficaci per il monitoraggio e il controllo della vendita di snus, soprattutto online, per proteggere i giovani e garantire un ambiente sanitario più sicuro.
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