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Secondo il sondaggio Adnkronos, la popolazione italiana mantiene comunque una fiducia nel Servizio sanitario nazionale, nonostante le lunghe liste d’attesa spingano molti verso la sanità privata. Il 62% ha rinunciato a un esame per i tempi d’attesa, ma il 65% si fida ancora della sanità pubblica
Il rapporto tra gli italiani e la sanità pubblica continua a essere caratterizzato da una fiducia resiliente, nonostante le evidenti difficoltà nell’accesso ai servizi, prime fra tutte le lunghe liste d’attesa. Questo è il quadro emerso da un recente sondaggio condotto da Adnkronos, che ha coinvolto oltre 6.000 utenti tra il 25 febbraio e il 3 marzo. Le risposte fornite offrono uno spaccato significativo delle sfide che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) si trova ad affrontare.
Il dato più allarmante è che il 62% degli intervistati ha dichiarato di aver dovuto rinunciare a un esame per via delle lunghe attese. Questo fenomeno non è solo un problema logistico, ma ha ripercussioni dirette sulla salute dei cittadini, costretti a rimandare diagnosi e trattamenti necessari. Inoltre, il 44% degli intervistati ha rivolto la propria attenzione alla sanità privata nell’ultimo anno, spesso spinto dall’esigenza di ricevere cure in tempi ragionevoli. Di questi, il 25% ha scelto attivamente di avvalersi della sanità privata, mentre il restante 31% non ha usufruito di alcun servizio privato nel corso dell’ultimo anno.
Nonostante le evidenti difficoltà, la fiducia nel sistema sanitario pubblico rimane alta: il 65% degli intervistati si dichiara ancora fiducioso nel SSN. Questo è indicativo di un attaccamento alla sanità pubblica, percepita come un diritto fondamentale. Tuttavia, il sondaggio ha anche rivelato che solo il 24% degli italiani possiede un’assicurazione sanitaria, mentre il 76% non ne ha, il che evidenzia una certa vulnerabilità economica nei confronti delle spese sanitarie.
In un contesto in cui l’aspettativa di vita continua a crescere e le necessità sanitarie evolvono, il sistema sanitario deve affrontare sfide sempre più complesse. La gestione delle malattie croniche e l’assistenza a lungo termine diventano priorità fondamentali. Inoltre, un tema di crescente preoccupazione è l’antibiotico-resistenza, una questione globale che, se non affrontata con urgenza, potrebbe trasformarsi nella prima causa di morte nel mondo entro il 2050. Questo argomento risuona profondamente tra i cittadini: l’85% degli intervistati ha dichiarato di essere a conoscenza del fenomeno dell’antibiotico-resistenza, segno che le iniziative di sensibilizzazione stanno raggiungendo il pubblico.
Il sondaggio di Adnkronos, quindi, non solo mette in evidenza le difficoltà strutturali del sistema sanitario italiano, ma anche la necessità di un intervento tempestivo e mirato per garantire un accesso equo e tempestivo alle cure per tutti i cittadini, preservando e valorizzando la fiducia nel sistema pubblico. Le risposte degli utenti suggeriscono che, sebbene ci siano problemi significativi da risolvere, permane una volontà collettiva di preservare e migliorare il Servizio Sanitario Nazionale.
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