Creato un pacemaker più piccolo di un chicco di riso | Pixabay @Paperkites - alanews
Un nuovo pacemaker temporaneo, sviluppato dalla Northwestern University, è il più piccolo al mondo, non richiede interventi chirurgici invasivi e si dissolve nell’organismo
Un team di ricercatori della Northwestern University ha fatto un passo avanti significativo nel campo della cardiologia pediatrica con lo sviluppo di un pacemaker temporaneo, il più piccolo al mondo, le cui dimensioni sono inferiori a quelle di un chicco di riso. Questo innovativo dispositivo, descritto sulla rivista Nature, presenta caratteristiche rivoluzionarie che potrebbero cambiare radicalmente la cura dei pazienti pediatrici affetti da difetti cardiaci congeniti.
Il nuovo pacemaker non richiede interventi chirurgici invasivi né per l’impianto né per la rimozione. È progettato per dissolversi naturalmente nell’organismo, eliminando la necessità di procedure chirurgiche secondarie. John A. Rogers, coordinatore del gruppo di ricerca, afferma: “Abbiamo sviluppato quello che, a nostra conoscenza, è il pacemaker più piccolo del mondo“. Questa affermazione sottolinea l’importanza di un dispositivo così all’avanguardia, specialmente considerando che circa l’1% dei bambini nasce con difetti cardiaci congeniti.
Molti bambini che subiscono un intervento chirurgico per correggere difetti cardiaci necessitano di una stimolazione temporanea del cuore, generalmente per un periodo critico di sette giorni. Igor Efimov, cardiologo e membro del team di ricerca, evidenzia l’urgenza di un dispositivo efficace e sicuro, affermando: “Quei sette giorni sono assolutamente critici“. Tradizionalmente, il trattamento per questi pazienti include l’uso di elettrodi esterni, che possono comportare complicazioni durante la rimozione. Il nuovo pacemaker offre una soluzione diretta, posizionandosi sul cuore e funzionando grazie a impulsi di luce a infrarossi emessi da un apparecchio esterno.
Un aspetto notevole del pacemaker è il suo sistema di alimentazione. Utilizza i fluidi corporei del paziente come elettroliti conduttori, creando una batteria che alimenta il dispositivo. Questa soluzione non solo rappresenta un progresso tecnologico, ma riduce ulteriormente l’invasività del trattamento. I test effettuati su modelli animali e su cuori umani provenienti da donatori deceduti hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza del pacemaker, ampliando il suo potenziale impiego anche agli adulti.
L’innovazione portata da questo pacemaker rappresenta una vera e propria svolta nel campo della cardiologia pediatrica, offrendo una soluzione sicura e meno traumatica per i pazienti più vulnerabili. La continua ricerca e sviluppo in questo settore potrebbero portare a ulteriori progressi, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di milioni di persone affette da patologie cardiache.
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