Vaccino per il morbillo | Pixabay @FatCamera - alanews
I vaccini costituiscono una delle principali armi di prevenzione. In Italia, però, solo il 4,5% della spesa è dedicato a questa voce. Gli esperti chiedono maggiori investimenti per incentivare le vaccinazioni e informare correttamente
La prevenzione delle malattie rappresenta una delle sfide più importanti per la salute pubblica, e i vaccini sono uno strumento fondamentale in questa lotta. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), attualmente i vaccini riescono a evitare circa cinque morti al minuto a livello globale. Tuttavia, in Italia, i fondi destinati alla prevenzione restano drammaticamente insufficienti. Ciò è emerso chiaramente durante un recente webinar organizzato dalla Federazione Oncologi-Cardiologi-Ematologi (Foce), dove esperti del settore hanno esortato le istituzioni a investire di più nella campagna vaccinale e in programmi di informazione.
L’Italia è tra i Paesi con la spesa più bassa per la prevenzione, destinando solo il 4,5% della spesa sanitaria a questa voce. In confronto, la media dei Paesi membri dell’OCSE è significativamente più alta, e nel G7, l’Italia occupa l’ultimo posto. Attualmente, gli italiani spendono circa 193,26 euro pro capite per la prevenzione, rispetto ai 213,18 euro della media europea. Questa situazione è ulteriormente aggravata da un calo della spesa sanitaria pubblica per la prevenzione, che ha registrato un decremento del 18,6% tra il 2022 e il 2023, passando da 10 miliardi a circa 8,5 miliardi di euro.
Francesco Cognetti, presidente di Foce, ha evidenziato come l’adesione ai programmi di screening oncologici nel 2023 sia stata irregolare, con tassi particolarmente bassi nel Lazio e nelle Regioni meridionali. Questo scenario preoccupante indica una necessità urgente di intervento e di strategie più efficaci per garantire che la popolazione possa beneficiare di diagnosi precoci e trattamenti tempestivi.
La questione delle vaccinazioni rimane centrale. Le coperture vaccinali non sono adeguate e stanno emergendo trend preoccupanti, come l’aumento dei casi di morbillo. Alberto Villani, direttore della Pediatria dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, ha espresso preoccupazione per i genitori che si oppongono alle vaccinazioni, suggerendo che dovrebbero essere responsabili dei costi per le cure necessarie in caso di malattie prevenibili. Villani sottolinea che la salute dei bambini non dovrebbe essere soggetta a scelte personali, poiché ogni giorno ci sono morti evitabili a causa di infezioni prevenibili.
Non solo i bambini, ma anche gli adulti mostrano un’adesione insufficiente alle vaccinazioni. La situazione è ulteriormente complicata dalla persistenza del Covid-19. Giovanni Rezza, professore di Igiene all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha notato che, per la stagione 2023-2024, solo il 16% degli over 80 in Italia ha scelto di vaccinarsi, mentre in altri Paesi europei la percentuale si attesta tra il 60 e il 90%.
La sfiducia nei confronti dei vaccini non è un fenomeno esclusivo dell’Italia. Sergio Abrignani, professore al dipartimento di Scienze cliniche e di comunità dell’Università di Milano, ha avvertito che tendenze simili stanno emergendo anche negli Stati Uniti, un Paese storicamente all’avanguardia nel campo scientifico.
Papa Francesco, ricordo visita Case Aler Milano: "Era come un padre" "Con lui depressione svanì…
Il cervello immagazzina i ricordi di esperienze legate al freddo, influenzando il metabolismo. Uno studio…
Una rarissima serie delle quattro edizioni originali delle opere di William Shakespeare, datata XVII secolo,…
Escono cardinali da San Pietro,termina seconda congregazione All'uscita da San Pietro alcuni porporati hanno rilasciato…
Roma, 23 aprile - Il feretro di Papa Francesco verrà "attentamente monitorato" durante il suo…
Parigi, 23 aprile - Il premier francese Francois Bayrou ha espresso profondo dolore dopo le…