Categories: Scienze

Primo studio sulle "pulci dei ghiacciai", già a rischio estinzione

Coordinato e condotto da ricercatori dell’Università di Siena e del Centro nazionale di biodiversità (Nbfc)

Un’importante ricerca condotta da un team di esperti dell’Università di Siena e del Centro Nazionale di Biodiversità (Nbfc) ha finalmente fatto luce sulla biodiversità delle “pulci dei ghiacciai”. Questi piccoli collemboli, organismi ancora poco noti simili agli insetti che si sviluppano in ambienti estremi, sono già minacciati di estinzione, e il loro studio risulta cruciale per comprendere la salute degli ecosistemi glaciali.

La ricerca pionieristica

Pubblicato sulla rivista internazionale Journal of Zoological Systematics and Evolutionary Research, lo studio, intitolato “The Unexplored Biodiversity of Glacier Fleas”, rappresenta la prima panoramica scientifica su queste creature, che popolano le Alpi e gli Appennini. I ricercatori hanno identificato ben undici specie, di cui otto completamente nuove per la scienza, segnalando così una ricchezza biologica insospettata in ambienti che, a prima vista, sembrano inospitali. In particolare, cinque di queste nuove specie sono state descritte in dettaglio nel lavoro.

Progetti futuri e Citizen Science

Barbara Valle, ricercatrice e coordinatrice dello studio, ha sottolineato l’importanza di progetti futuri di Citizen Science, come “CollembolIce”, che coinvolgeranno operatori e volontari per raccogliere dati sui ghiacciai. Con il rapido ritiro dei ghiacciai a causa del cambiamento climatico, il tempo per effettuare studi approfonditi è limitato. Questo progetto mira a sensibilizzare e coinvolgere la comunità scientifica e il pubblico nella raccolta di informazioni vitali su questi organismi.

Accesso aperto e condivisione della conoscenza

La ricerca è stata pubblicata in modalità open access, garantendo così un’ampia distribuzione dei risultati. Questo approccio non solo promuove la trasparenza nella scienza, ma incoraggia anche la partecipazione attiva di studiosi, professionisti della conservazione e cittadini, facilitando la condivisione di conoscenze fondamentali per la salvaguardia della biodiversità.

L’emergere delle pulci dei ghiacciai come oggetto di studio evidenzia la fragilità degli ecosistemi montani, che necessitano di essere protetti e monitorati. Mentre il cambiamento climatico continua a influenzare il nostro pianeta, la ricerca su queste piccole creature rappresenta un passo importante per la comprensione e la conservazione della biodiversità in ambienti estremi.

Redazione

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