Torino, paziente senza permesso di soggiorno aiutato dai medici anti legge sull’immigrazione
Il presidente di Omceo Torino: “Orgoglioso: pensiamo alla salute, non alla cittadinanza”
CRONACA (Torino). “Abbiamo ricevuto una lettera da un direttore di una struttura complessa, che chiede di poter finanziare l’acquisto di un farmaco salvavita per un paziente non italiano che non aveva il codice fiscale, e che quindi non poteva averla attraverso il canale normale – spiega Guido Giustetto, presidente di Omceo Torino – Non poteva avere un permesso di soggiorno regolare per motivi umanitari perché anche nel suo Paese di origine era possibile trovare un farmaco, ma non uno come quello a nostra disposizione, e in più poteva essere trasportato. Allora, il direttore ha chiesto all’azienda di poter ottenere il farmaco con un altro canale, cosa che è stata possibile e questo ci fa onore, siamo orgogliosi: nessun collega, nella nostra Sanità, si ferma di fronte a delle difficoltà imposte dalla legge sull’Immigrazione, ma pensa soprattutto alla salute del paziente, non solo dei cittadini”. ()
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