Battiato, il ricordo di Destrieri da L’era del cinghiale bianco al viaggio a Baghdad
“Franco amava il suo pubblico. La sua voce è un miracolo”
SPETTACOLO (Roma). “La collaborazione nacque con L’era del cinghiale bianco. Con i sintonizzatori ci siamo divertiti molto. Poi arrivò il successo de La voce del padrone e ai concerti si presentavano 20mila persone quando noi ne aspettavamo 2mila. Quando mi fece ascoltare per la prima volta le note di Bandiera bianca gli dissi che dovevamo utilizzare un organo Hammond e lo usammo in tutti i brani del disco. Un giorno ne trovai uno per caso e lui me lo regalò. Franco è un genio e la sua voce è straordinaria, è il miracolo di Battiato. Il viaggio a Baghdad fu incredibile, lui cantò L’ombra della luce in arabo di notte…ho i brividi a ripensarci. Lui osservava il suo pubblico e lo amava perché vedi facce intelligenti”. Il ricordo di Franco Battiato nelle parole dell’amico e storico tastierista Filippo Destrieri. (Fabrizio Rostelli/alanews)
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