Comodin torna in gara a Locarno con il mix di fiction e documentario ‘Gigi la legge’
Il film racconta suo zio vigile con toni dalla commedia a un accenno di mystery
SPETTACOLO (Locarno). Pier Luigi Mecchia, zio del regista, che nella vita fa realmente il vigile di campagna, è il carismatico protagonista scelto da Alessandro Comodin per Gigi La legge, mix tra documentario e fiction che debutta in anteprima mondiale in gara al Locarno Film Festival. “Il punto di partenza di tutto è stato il bellissimo giardino nella casa di mia nonna, dove ora vive Gigi, che lo cura”, spiega il regista, “poi, con il suicidio avvenuto, credo, nel 2017 a San Michele al Tagliamento, è nata l’idea del storia poliziesca”. Incredulo Pier Luigi Mecchia, agente di Polizia Municipale e nipote di Comodin, coinvolto in questo ruolo di attore: “Inizialmente abituarsi alle telecamere è stato molto difficile”, spiega Mecchi, “poi però mi ci sono abituato e, rivedendomi qui a Locarno per la prima volta, devo dire che sono stato anche bravo”. (Luca Perillo/alanews)
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