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È morto a 99 anni Robert McGinnis, celebre illustratore dei poster di James Bond

È morto all’età di 99 anni l’illustratore Robert E. McGinnis, celebre per i suoi iconici poster di film, tra cui la saga di James Bond. La sua prima locandina fu “Colazione da Tiffany” con Audrey Hepburn. McGinnis ha definito l’immaginario pop degli anni Sessanta

L’arte della locandina cinematografica ha visto l’emergere di talenti straordinari nel corso della storia, ma pochi hanno lasciato un’impronta così indelebile come Robert E. McGinnis. Il celebre artista e illustratore statunitense, noto per i suoi poster iconici della serie di film di James Bond, è scomparso il 10 marzo 2025 all’età di 99 anni nella sua casa a Old Greenwich, nel Connecticut. La notizia della sua morte è stata riportata dalla rivista Variety, suscitando un’ondata di nostalgia e tributi da parte di ammiratori e professionisti del settore cinematografico.

La carriera di un artista leggendario

McGinnis ha iniziato la sua carriera nel mondo della grafica e dell’illustrazione nei primi anni ’60, e la sua prima locandina cinematografica, che è diventata subito un simbolo, è stata quella di Colazione da Tiffany, un film del 1961 che vedeva Audrey Hepburn nel ruolo di Holly Golightly. L’immagine di Hepburn, elegantemente vestita e con un lungo portasigarette in mano, è diventata un’icona della cultura pop e ha catturato l’essenza del glamour degli anni ’60. Si narra che McGinnis utilizzò sua moglie e il gatto di famiglia come modelli per creare questa illustrazione, conferendo così un tocco personale e intimo alla sua opera.

Il contributo alla saga di James Bond

L’artista ha guadagnato notorietà soprattutto per i suoi lavori legati alla saga di James Bond, contribuendo con le sue illustrazioni a dare vita a personaggi e atmosfere che sono diventati parte integrante della cultura cinematografica. I poster di film come Agente 007 – Thunderball (Operazione tuono), Agente 007 – Si vive solo due volte e Agente 007 – Vivi e lascia morire sono caratterizzati da un mix di sensualità e avventura, presentando donne affascinanti in bikini che interagiscono con l’elegante spia britannica. Questa rappresentazione non solo ha reso i poster di McGinnis celebri, ma ha anche contribuito a definire l’estetica del franchise di Bond, costruito attorno all’idea di un mondo di lusso, pericolo e charme.

Un’eredità artistica duratura

Ma il lavoro di McGinnis non si limitava solo ai poster di James Bond. Ha creato manifesti per una varietà di film di successo, tra cui La strana coppia, La Pantera Rosa e Barbarella, e ha disegnato copertine per riviste prestigiose come Saturday Evening Post, National Geographic e Reader’s Digest. Le sue illustrazioni, spesso caratterizzate da un tocco di umorismo e da uno stile visivo accattivante, hanno contribuito a definire il gusto visivo di un’intera epoca.

La figura di McGinnis è stata anche determinante per il modo in cui le donne venivano rappresentate nella grafica degli anni ’60. Le sue “pin-up” non erano semplici oggetti di desiderio, ma piuttosto rappresentazioni di un’idea di femminilità forte e sicura di sé. La sua capacità di catturare l’essenza della bellezza e del fascino femminile ha influenzato non solo il mondo del cinema, ma anche quello della pubblicità e della moda.

Nel corso della sua lunga carriera, McGinnis ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi per il suo lavoro, ma ciò che rimarrà per sempre impresso nella memoria collettiva è il suo straordinario talento artistico e la sua capacità di evocare emozioni attraverso le sue illustrazioni. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, ma il suo lascito continuerà a vivere attraverso le immagini che hanno catturato l’immaginazione di generazioni di cinefili e appassionati d’arte.

Redazione

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