Giordano Bruno Guerri: “Antifascisti di oggi il massimo rischio che corrono è un applauso”
“Quelli degli anni Venti avevano coraggio, o si moriva o si andava in galera”
Spettacolo (Milano). “Oggi, che si continua a parlare di fascisti, ho sentito la necessità di intervenire per fare chiarezza su questa formulazione che, in realtà, richiama il fascismo perché non abbiamo ancora risolto il problema degli italiani con il fascismo. E, perdipiù, ‘pericolo fascista’ viene usato strumentalmente per andare contro qualche governo di centrodestra. Ne parlavo già all’epoca di Berlusconi, che tutto si poteva definire tranne che fascista”. Così Giordano Bruno Guerri alla presentazione del proprio libro “Benito. Storia di un italiano” alla libreria Rizzoli in Galleria a Milano. “I neofascisti, come quelli di Bologna, non sanno niente di fascismo. Per contro, quelli di oggi sono neoantifascisti e il massimo rischio che corrono è un applauso. Io sono neoantifascista, non corro alcun rischio. E’ quindi un uso strumentale del termine” antifascisti, ha aggiunto. (Riccardo Sciannimanico/alanews)
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