ISIPM, Ferrari: “Serve dialettica tra regista e project manager per ottimizzare produzione film”
Il regista è intervenuto all’evento “La settima arte:
mestieri e project management”
SPETTACOLO (Roma). “Il cinema, per la richiesta di contenuti e per la presenza delle piattaforme, si stacca da quel ruolo esclusivamente artistico per andare a diventare quasi una realtà industriale, come accade negli Stati Uniti. Questo non vuol dire far decadere il progetto e la qualità del lavoro ma significa pianificare e ottimizzare le risorse. Per questo motivo la figura di un project manager e la continua dialettica tra regista, scrittore e produzione è fondamentale. Solo una pianificazione dettagliata rende possibile che un film, una serie televisiva siano fruibili e prodotti senza sprechi. In Italia le case di produzione si sono adeguate ad un sistema produttivo che è 3.0, nel senso che siamo passati da una situazione semi-artigianale ad un prodotto da impresa e con regole che non possono essere improvvisate”. Questo il commento del regista e autore Alberto Ferrari che è intervenuto all’evento “La settima arte: mestieri e project management” organizzato da ISIPM – Istituto Italiano di Project Management Palazzo Brancaccio a Roma. (Fabrizio Rostelli/alanews)
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