La musica in tempo di Covid, dirigere un orchestra con mascherine e senza pubblico
Ad Emoticon Gerardo di Bella, direttore d’orchestra. Quanto manca ad un musicista l’applauso del pubblioc
SPETTACOLO (Roma). La musica, secondo il maestro e direttore d’orchestra
Gerardo Di Lella, ospite di questa puntata di Emoticon, opinoni a confronto di Andrea Pamparana, è stata fortemente penalizzata durante la
pandemia, sia dal punto di vista tecnico, le mascherine, ad
esempio, per gli strumenti a fiato, il distanziamento difficile
tra gli archi che suonano in coppia, sia dal punto di vista
psicologico ed emotivo, causa l’assenza del pubblico.
Purtroppo la musica è una vera Cenerentola e non rientra tra
le priorità di chi prende decisioni politiche, per non parlare
della carenza decennale dell’insegnamento della musica nelle
scuole, fin dai primissimi anni, nelle scuole materne e alle
elementari, quando i bambini sviluppano, se ben
accompagnati, interesse e qualità per la cultura musicale.
Cosa molto importante, per Di Lella, più ancora che
l’insegnamento di uno strumento con tutto quel che ne
consegue, è l’educazione all’ascolto del brano musicale,
fattore completamente e colpevolmente trascurato, mentre
avrebbe un formidabile valore proprio dal punto di vista
educativo.
Chi e’ Gerardo Di Bella
Nasce nel 1964. Si diploma in pianoforte con Paolo Spagnolo, e successivamente in musica Jazz.
Studia composizione con Aladino Di Martino e con Ysang Yun, arrangiamento con Bruno Tommaso e musica per film col M° Ennio Morricone all’Accademia Chigiana di Siena. Si perfeziona in pianoforte con: Enrico Pieranunzi, Franco D’Andrea, Mike Melillo, e John Taylor.
Dal 1993 dirige proprie formazioni (dalla Big Band alla grande Orchestra) partecipando ad importanti festival internazionali . (f.marzullo)
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