Roma, 10 apr – L’Italia partecipa al festival di Cannes con un solo film in concorso per la Palma d’Oro: Fuori di Mario Martone, interpretato da Valeria Golino. Due altri film: Testa o croce? e Le città di pianura competono in Un Certain Regard
L’Italia si prepara a brillare al Festival di Cannes, con una selezione di opere che cattureranno l’attenzione del pubblico e della critica internazionale. Questa edizione vede il nostro paese rappresentato da un solo film in concorso per la Palma d’Oro, “Fuori” di Mario Martone, accanto a due opere nella sezione “Un Certain Regard”: “Testa o croce?” di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis e “Le città di pianura” di Francesco Sossai. L’annuncio, fatto a Parigi dal delegato generale del festival Thierry Frémaux, ha messo in luce l’importanza del cinema italiano nel panorama cinematografico mondiale.
Il film “Fuori” e la vita di Goliarda Sapienza
“Fuori” esplora la vita della scrittrice Goliarda Sapienza, interpretata da Valeria Golino, supportata da un cast di talenti emergenti come Matilda De Angelis ed Elodie. La pellicola promette di essere un viaggio emotivo e profondo, evidenziando la complessità della vita di una delle figure più affascinanti della letteratura italiana del Novecento. Martone, noto per la sua abilità nel fondere linguaggio cinematografico e teatrale, ha espresso il suo onore nel portare sul grande schermo la storia di Sapienza, un’autrice che ha affrontato sfide personali e professionali, trovando nella scrittura una forma di liberazione.
“Testa o croce?” e il nuovo western italiano
Il primo film selezionato per “Un Certain Regard”, “Testa o croce?”, è descritto da Frémaux come un “western italiano” che narra il viaggio di Bufalo Bill. Questa opera si distacca dai canoni tradizionali del genere, esplorando temi di identità e cultura. I registi Rigo de Righi e Zoppis uniscono elementi di folklore e storia, rendendo omaggio a una figura iconica della cultura americana attraverso una lente italiana. La scelta di un western testimonia la capacità del cinema italiano di reinventarsi e dialogare con generi tradizionali.
“Le città di pianura” e la vita rurale italiana
Il secondo film, “Le città di pianura”, è un “road movie” che esplora i paesaggi e le esperienze di vita nelle zone rurali italiane. Sossai racconta storie di uomini e donne ai margini, portando alla luce una realtà poco rappresentata nel cinema mainstream. La narrazione si snoda tra strade e campagne, rivelando una bellezza cruda e autentica che caratterizza la vita quotidiana in Italia. Questo approccio invita il pubblico a riflettere sulle dinamiche sociali ed economiche che influenzano queste comunità.
La partecipazione di Martone e degli altri registi al Festival di Cannes rappresenta un riconoscimento del loro lavoro e una testimonianza della vitalità del cinema italiano, capace di affrontare tematiche complesse e attrarre l’attenzione globale. Con i loro progetti, questi cineasti non solo portano avanti una tradizione, ma la rinnovano, rendendo omaggio a un’eredità culturale ricca e diversificata. Il Festival di Cannes 2025 si preannuncia quindi come un evento cruciale per il cinema italiano, pronto a mostrare al mondo il suo valore e la sua creatività.