Locarno Film Festival, Solari: “I miei 23 anni tra Polanski e il grammelot di Dario Fo”
Il presidente saluta la kermesse: “Qui la libertà sempre al centro”
SPETTACOLO (Locarno). “Non dico che siamo tra i festival più importanti del mondo, ma sicuramente tra i più significativi, perché abbiamo sempre messo al centro la libertà, a cominciare da quella del direttore artistico”. Lo afferma Marco Solari, presidente del Locarno Film Festival dal 2000, pronto a salutare la kermesse cinematografica dopo 23 anni alla guida. Anni fatti anche di momenti complicati, come la mancata partecipazione nel 2014 di Roman Polanski o, un anno prima, l’invito da parte della produzione di un film di un ex brigatista che si era risolta solo dopo “la chiamata più dura che abbia mai avuto”, racconta Solari, con l’ex magistrato Gian Carlo Caselli. Tra gli incontri più felici, invece, c’è “quello con Dario Fo, che era venuto a Locarno per un omaggio in Piazza Grande a Carmen Maura. Come è salito sul palco, in dieci secondi ha dominato il pubblico” con il suo grammelot: “Una cosa incredibile”, ricorda Solari. (Alessandro Boldrini/alanews)
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