Andy Diaz Hernandez campione del mondo indoor di salto triplo e record italiano | Fonte foto: canale Telegram "News Guardia di Finanza" - alanews.it
Il giovane ha scritto una pagina storica per il salto triplo italiano, conquistando il titolo di campione del mondo indoor con un balzo straordinario di 17,80 metri
Ai Campionati mondiali indoor di Atletica leggera a Nanchino, in Cina, splendida impresa dell’azzurro Andy Diaz Hernandez, che dopo il titolo europeo conquistato l’8 marzo scorso a distanza di pochi giorni si laurea campione del mondo indoor di salto triplo. Andy trionfa con la misura di m17,80. In un’imponente manifestazione di atletica leggera, Andy Diaz Hernandez ha scritto una pagina storica per il salto triplo italiano, conquistando il titolo di campione del mondo indoor con un balzo straordinario di 17,80 metri. Questo risultato non solo gli ha permesso di guadagnare la medaglia d’oro, ma ha anche stabilito un nuovo record italiano indoor, nuovo record italiano indoor strappato al proprio coach Fabrizio Donato (Parigi 2011, m17,73), superando il precedente primato di 17,73 metri detenuto dall’ex campione Fabrizio Donato dal 2011.
La gara si è svolta in un’atmosfera di grande tensione e attesa, ma Diaz ha dimostrato sin dal primo salto una superiorità schiacciante. Con una prestazione che ha lasciato gli avversari a debita distanza, il suo primo tentativo ha fissato il benchmark per il resto della competizione. Per mettere in prospettiva la sua performance, il secondo classificato, il cinese Zhu, ha chiuso con un salto di 17,33 metri, mentre il brasiliano Dos Santos ha completato il podio con 17,22 metri. La differenza di oltre mezzo metro tra Diaz e gli altri concorrenti è sintomatica della sua forma straordinaria e della preparazione meticolosa che ha affrontato.
La tecnica di salto di Andy è stata impeccabile, mostrando una combinazione di potenza, coordinazione e velocità che lo ha reso inavvicinabile. Ecco alcuni elementi chiave della sua prestazione:
Andy ha esultato con entusiasmo, avvolto nella bandiera tricolore. Il suo stato d’animo riflette non solo la gioia per il trionfo, ma anche la determinazione che lo ha guidato nel corso della sua carriera.
La carriera di Andy ha preso slancio dopo una serie di successi, culminando in questo trionfo mondiale. Solo due settimane prima, lo scorso 8 marzo, Diaz aveva già conquistato l’oro ai campionati europei in Olanda, un risultato che ha ulteriormente aumentato le aspettative su di lui.
Un aspetto interessante della sua carriera è il legame che ha instaurato con il suo allenatore Fabrizio Donato. Dopo aver battuto il suo record, Diaz ha espresso rinnovata gratitudine verso Donato, che ha commentato il suo successo con grande entusiasmo.
La storia di Andy è anche una storia di determinazione e resilienza. Dopo i Giochi Olimpici di Tokyo nel 2021, ha preso una decisione audace, scappando da un aeroporto spagnolo mentre la delegazione cubana si preparava a tornare a casa. Con solo un paio di scarpe da corsa e il desiderio di diventare un atleta professionista, ha intrapreso un viaggio che lo ha portato in Italia. Le difficoltà iniziali non lo hanno fermato: ha vissuto in condizioni precarie, talvolta anche su un marciapiede a Roma, ma la sua determinazione non è mai venuta meno.
Il punto di svolta nella sua vita è arrivato con l’incontro con Fabrizio Donato, che ha accolto Andy e ha avviato un percorso che ha portato a successi senza precedenti. Con il supporto di Donato, ha ottenuto la cittadinanza italiana, il passaporto e l’ingresso nel gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, un traguardo fondamentale nella sua carriera.
Il primato del mondo, stabilito dal britannico Jonathan Edwards nel 1995 con un salto di 18,29 metri, è ora un obiettivo concreto e raggiungibile per Diaz, che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per competere ai massimi livelli. Il futuro si prospetta luminoso per questo talentuoso atleta, che continua a sognare in grande e a lavorare instancabilmente per realizzare le sue ambizioni.
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