Dalla Vonn a Tiger Woods e Roberto Baggio, tanti campioni sono riusciti a rialzarsi dopo gravi problemi fisici. Ecco gli esempi per dare fiducia a Federica
L’infortunio di Federica Brignone apre un grande interrogativo sul futuro della campionessa di sci, appena operata e attesa da una lunghissima convalescenza. Le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 sembrano lontane, ma i 10 mesi che separano la Brignone dall’appuntamento con la storia potrebbero non essere sufficienti per tornare al top.
Eppure, la storia dello sport è ricca di esempi di atleti che, nonostante gravi infortuni, sono riusciti a tornare ai massimi livelli delle loro discipline. Ecco alcuni casi emblematici, da cui la Brignone può sicuramente prendere esempio e una grande dose di fiducia:
Joe Montana (Football Americano): Nel 1986, il leggendario quarterback dei San Francisco 49ers subì un grave infortunio alla schiena che mise a rischio la sua carriera. Nonostante i medici gli avessero consigliato il ritiro, Montana tornò in campo dopo soli due mesi, guidando la sua squadra a una vittoria per 43-17 contro i St. Louis Cardinals. Successivamente, vinse il premio Comeback Player of the Year nel 1986 e aggiunse un altro Super Bowl e due titoli di MVP alla sua carriera.
Lindsey Vonn (Sci Alpino): Nel 2006, durante un allenamento in discesa libera alle Olimpiadi di Torino, Vonn subì un grave incidente che richiese l’evacuazione in elicottero. Sorprendentemente, tornò a gareggiare dopo soli due giorni. Nel corso della sua carriera, ha affrontato numerosi infortuni, tra cui fratture e lesioni ai legamenti, ma ha continuato a competere ad altissimi livelli, vincendo quattro Coppe del Mondo generali e una medaglia d’oro olimpica nel 2010.
Pelé (Calcio): Durante la Coppa del Mondo del 1958 in Svezia, il diciassettenne Pelé fu inizialmente escluso dalle prime due partite a causa di un infortunio al ginocchio. Al suo ritorno, segnò il gol decisivo nei quarti di finale contro il Galles, realizzò una tripletta in semifinale contro la Francia e contribuì significativamente alla vittoria del Brasile in finale, segnando due gol.
Tiger Woods (Golf): Dopo una serie di interventi chirurgici alla schiena, inclusa una fusione spinale, molti dubitavano che Woods potesse tornare a competere ai massimi livelli. Tuttavia, nel 2019, ha vinto il Masters Tournament, il suo quindicesimo titolo major, completando uno dei ritorni più straordinari nella storia dello sport.
Bethany Hamilton (Surf): Nel 2003, all’età di 13 anni, Hamilton perse il braccio sinistro a causa dell’attacco di uno squalo. Sorprendentemente, tornò a surfare solo un mese dopo l’incidente e, due anni dopo, vinse il suo primo titolo nazionale, diventando una fonte di ispirazione per molti.
Peyton Manning (Football Americano): Dopo aver subito un intervento chirurgico al collo che lo costrinse a saltare l’intera stagione 2011, Manning lasciò gli Indianapolis Colts e si unì ai Denver Broncos. Nel 2013, lanciò 55 passaggi da touchdown, un record per una singola stagione, e nel 2016 vinse il Super Bowl 50, coronando un ritorno straordinario.
Alex Zanardi (Automobilismo): Nel 2001, l’ex campione di IndyCar Alex Zanardi perse entrambe le gambe in un terribile incidente. Due anni dopo, tornò sul circuito per completare i 13 giri rimanenti della gara che non aveva potuto terminare, utilizzando una vettura appositamente adattata. Successivamente, ha vinto tre medaglie d’oro paralimpiche e ha partecipato a un Ironman Triathlon, dimostrando una resilienza straordinaria.
Andy Murray (Tennis): Afflitto da problemi all’anca che lo hanno quasi costretto al ritiro nel 2019, Murray ha subito un intervento di resurfacing all’anca. Contro ogni previsione, è tornato a competere nel circuito ATP, raggiungendo la finale del Sydney Tennis Classic nel gennaio 2022.
Mariano Rivera (Baseball): Considerato il miglior closer nella storia della Major League Baseball, Rivera si ruppe il legamento crociato anteriore nel 2012. Tornò nel 2013, salvando 44 partite e concludendo la sua carriera con 652 salvezze, un record assoluto.
Adrian Peterson (Football Americano): Nel dicembre 2011, Peterson subì la rottura del legamento crociato anteriore e mediale. Sorprendentemente, tornò in campo per l’inizio della stagione 2012, correndo per 2.097 yard e sfiorando il record di Eric Dickerson, vincendo il titolo di MVP della NFL.
Roberto Baggio: Nel 1985, all’età di 18 anni, Baggio subì una grave lesione al ginocchio destro, che mise a rischio la sua carriera. Nonostante ciò, dopo un lungo periodo di riabilitazione, tornò in campo e divenne uno dei calciatori italiani più celebri, vincendo il Pallone d’Oro nel 1993 e guidando la nazionale italiana alla finale dei Mondiali del 1994.
Alessandro Del Piero: Nel novembre 1998, Del Piero subì una rottura del legamento crociato anteriore e posteriore del ginocchio sinistro durante una partita contro l’Udinese. Dopo un’assenza di circa nove mesi, tornò a giocare nella stagione 1999-2000, riconquistando gradualmente la forma e continuando a essere una figura chiave per la Juventus e la nazionale italiana.
Franco Baresi: Durante i Mondiali del 1994, Baresi subì una lesione al menisco del ginocchio destro nella fase a gironi. Sorprendentemente, dopo soli 24 giorni dall’intervento chirurgico, tornò in campo per disputare la finale contro il Brasile, dimostrando una straordinaria capacità di recupero.
Ronaldo: L’attaccante brasiliano ha affrontato due gravi infortuni al tendine rotuleo del ginocchio destro tra il 1999 e il 2000. Dopo un lungo periodo di riabilitazione, tornò a giocare e fu protagonista ai Mondiali del 2002, segnando otto gol e contribuendo alla vittoria del Brasile. Successivamente, vinse il Pallone d’Oro nello stesso anno.