Motori 2026: è scontro sulla parte elettrica. Wolff attacca: “È una barzelletta.” Horner sostiene un possibile cambiamento a favore dello sport: la situazione
La Formula 1 si prepara a entrare in una nuova era, caratterizzata da conflitti politici e tecnici riguardanti le power unit che saranno introdotte nel 2026. Questi nuovi regolamenti, già approvati, prevedono un cambiamento radicale nella ripartizione della potenza tra il motore termico e quello elettrico, stabilendo un equilibrio al 50% per ciascuno. Tuttavia, la mancanza di consenso tra i team e gli esperti del settore sta sollevando preoccupazioni significative.
Le preoccupazioni dei team
Due dei principali costruttori, Ferrari e Red Bull, hanno manifestato la loro disponibilità a rivedere questa suddivisione, suggerendo una possibile diminuzione della potenza elettrica. Questa proposta nasce dalla preoccupazione che le monoposto del 2026 potrebbero trovarsi in difficoltà su lunghe rettilinee, costringendo i piloti a risparmiare energia. Tale aspetto comprometterebbe l’intrattenimento e il dinamismo delle gare, generando il timore che la nuova configurazione possa risultare poco avvincente e frustrare gli stessi piloti.
Le dichiarazioni di Toto Wolff
Toto Wolff, team principal della Mercedes, ha espresso il suo disappunto in modo molto diretto, affermando: “Leggere l’ordine del giorno della F1 Commission è quasi divertente. È una barzelletta“. Questa dichiarazione mette in evidenza la frustrazione di una squadra che ha investito enormemente nella tecnologia elettrica e teme che una modifica delle regole possa compromettere il vantaggio competitivo acquisito. Wolff ha inoltre sottolineato che le questioni attuali erano già state discusse in precedenza, rendendo l’attuale dibattito ancora più surreale.
La posizione di Christian Horner
Dall’altro lato, Christian Horner, team principal della Red Bull, ha accolto con favore la possibilità di rivedere i regolamenti. Secondo Horner, la FIA ha il dovere di garantire che i piloti non siano costretti a gestire le proprie risorse energetiche in modo tale da compromettere le gare. La proposta di ridurre l’output elettrico da 350 a 200 kW porterebbe a un abbassamento della potenza elettrica dal 50% al 35%, un cambiamento che non trova favore tra i team tedeschi e giapponesi, i quali si sentono avvantaggiati dalla configurazione attuale.
La situazione attuale ha generato una netta divisione tra i team: da un lato, Mercedes, Audi e Honda, che preferirebbero mantenere l’attuale equilibrio, e dall’altro, Ferrari e Red Bull, favorevoli a modifiche che possano rendere la competizione più equilibrata. La FIA, nel tentativo di attrarre nuovi costruttori, si trova ora a gestire un regolamento che potrebbe rivelarsi problematico.
In conclusione, la situazione rischia di trasformarsi in un flop, dove solo alcuni team potrebbero trarre vantaggio dalle nuove regole, minando la competitività e l’essenza stessa della Formula 1. Con l’appuntamento della F1 Commission in avvicinamento, resta da vedere come si evolverà questo acceso dibattito.