I costi per i piloti superano gli 11.000 euro più le spese per i punti accumulati. Anche le scuderie affrontano cifre elevate: partono da 609.000 euro, con eccezioni per la vincitrice
Svegliarsi e pensare di iscriversi alla Formula 1 non è un gioco semplice. I costi per i piloti superano gli 11.000 euro più le spese per i punti accumulati. Anche le scuderie affrontano cifre elevate: partono da 609.000 euro, con eccezioni per la vincitrice.
Svegliarsi una mattina e decidere di iscriversi alla Formula 1 potrebbe sembrare un sogno, ma la realtà è ben diversa e decisamente costosa. La visibilità e il prestigio offerti da questo sport, noto come il “Circus”, hanno un valore inestimabile, difficile da quantificare a causa delle differenze storiche e di successo tra le varie scuderie e piloti. Tuttavia, esistono cifre concrete che delineano l’entità dei costi necessari per partecipare a questo campionato di élite, costi che possono arrivare a sfiorare i 7 miliardi di euro.
I costi per i piloti
Per un giovane pilota che sogna di condividere la pista con leggende del calibro di Charles Leclerc e Lewis Hamilton, ci sono diversi requisiti da soddisfare. Innanzitutto, è necessaria la maggiore età, poiché per correre in Formula 1 serve una patente di guida valida, il che implica aver compiuto almeno 18 anni. Inoltre, è obbligatoria una licenza internazionale FIA, che richiede di accumulare almeno 40 punti di “superlicenza” in un massimo di tre anni. Questi punti si ottengono attraverso competizioni come la Formula 2 e la Formula 3.
Il percorso non finisce qui. I piloti devono anche completare test su monoposto di Formula 1 per un totale di 300 chilometri e superare un esame teorico sul regolamento sportivo. Una volta soddisfatti tutti i criteri, è necessario pagare un costo annuale per mantenere la licenza. La tariffa base è di 11.435 euro, a cui si aggiungono 2.313 euro per ogni punto conquistato nella stagione precedente. Ad esempio:
- Max Verstappen ha dovuto sborsare oltre 1 milione di euro per iscriversi al Mondiale 2025.
- Lewis Hamilton ha speso 527.000 euro.
- Charles Leclerc ha investito 835.000 euro.
I costi per le scuderie
Analogamente, le scuderie affrontano costi significativi. Ogni team deve pagare una cifra base di 609.000 euro, a cui si aggiungono 6.096 euro per ogni punto ottenuto nella stagione precedente. Tuttavia, la squadra vincitrice del titolo costruttori è soggetta a una tariffa maggiorata di 7.318 euro per punto. Per la stagione attuale, la Red Bull Racing ha sostenuto spese record di 6,95 miliardi di euro, mentre la Ferrari ha pagato poco più di 3 miliardi. In contrasto, la Haas, scuderia statunitense, è quella che ha speso meno, con un totale di 683.000 euro.
Un mercato in evoluzione
Questi costi record non sono solo un riflesso dell’attuale economia della Formula 1, ma sono anche indicativi di un settore in continua evoluzione, dove la competizione si intensifica e le sponsorizzazioni giocano un ruolo cruciale. Le differenze di budget tra le scuderie influenzano non solo le prestazioni in pista, ma anche la capacità di attrarre talenti e investimenti, rendendo il panorama della Formula 1 un campo di battaglia economico oltre che sportivo.
In un contesto del genere, la Formula 1 non è solo un evento sportivo, ma un vero e proprio affare globale, dove i numeri parlano chiaro e i sogni di gloria possono richiedere investimenti da capogiro. Con i costi che continuano a salire, la domanda che molti si pongono è: chi potrà realmente permettersi di partecipare a questo esclusivo club?