Verstappen si sfoga dopo la sostituzione di Liam Lawson e dà la colpa dei cattivi risultati alla vettura
Max Verstappen, il quattro volte campione del mondo di Formula 1, ha recentemente condiviso le sue opinioni sul momento difficile che sta attraversando la Red Bull Racing e, in particolare, sulla competitività della monoposto RB21. Questo commento è emerso dopo la controversa decisione del team di sostituire Liam Lawson con Yuki Tsunoda, una mossa che ha suscitato molte discussioni nel paddock e tra i fan. Verstappen ha chiarito il suo pensiero: il problema della Red Bull non risiede nei piloti, ma nella vettura stessa.
Critiche alla gestione del Team
Dopo il Gran Premio di Cina, Verstappen ha approfittato di un “mi piace” a un post dell’ex pilota Giedo van der Garde, che criticava la pressione e le aspettative irrealistiche a cui sono sottoposti i piloti di Formula 1. Van der Garde ha sottolineato che, nonostante la necessità di ottenere risultati, le decisioni affrettate come quella di sostituire un pilota dopo sole due gare possono essere viste come forme di bullismo. La condivisione silenziosa di Verstappen ha avuto un impatto significativo, portando Helmut Marko, consulente della Red Bull, a confermare che il campione condivideva le sue preoccupazioni.
Problemi di prestazioni della RB21
In un’intervista successiva, Verstappen ha affrontato direttamente il problema, evidenziando che la RB21 non è all’altezza delle aspettative. Ha dichiarato: “Il nostro problema principale è che la RB21 non è dove vorremmo che fosse a livello di prestazioni“. Questa affermazione non solo mette in evidenza il suo disappunto per la sostituzione di Lawson, ma anche la frustrazione generale per le prestazioni della monoposto. Verstappen ha affermato che il team sta lavorando per migliorare la vettura, ma ha avvertito che le attuali difficoltà potrebbero rendere complicata la lotta per il titolo.
Uno degli aspetti più critici evidenziati da Verstappen è la difficoltà di guidabilità della RB21. Ha spiegato che la vettura è diventata più nervosa e instabile nelle curve, complicando notevolmente la gestione durante le gare. “La macchina è un po’ più nervosa, è un po’ più instabile nelle differenti fasi delle curve“, ha commentato, sottolineando che ciò è dovuto a una combinazione di fattori, come la velocità delle curve, l’asfalto e la gestione delle gomme. Queste problematiche non solo colpiscono Verstappen, ma anche tutti i piloti che si trovano a gestire una vettura difficile da portare al limite.
Sfide per i piloti esordienti
Inoltre, Verstappen ha fatto riferimento alla sfida che i piloti esordienti, come Lawson, devono affrontare all’inizio della stagione. Le prime gare spesso presentano condizioni imprevedibili e circuiti sconosciuti, che possono rendere la situazione ancora più complessa per chi è nuovo nella categoria. Lawson, dopo sole undici gare, ha dovuto affrontare la pressione di prestazioni elevate senza avere la possibilità di ambientarsi adeguatamente.
Max ha anche menzionato che, sebbene il team stia cercando di ottimizzare il pacchetto attuale, ciò potrebbe non essere sufficiente per competere con le altre scuderie, in particolare con la McLaren, che ha mostrato progressi notevoli negli ultimi mesi. “Non credo però che ottimizzare il pacchetto che abbiamo ed estrarre il massimo possa essere sufficiente per essere in lotta per la vittoria“, ha aggiunto, evidenziando la necessità di un miglioramento sostanziale della vettura per poter tornare a competere ai vertici.
La situazione attuale della Red Bull e le critiche di Verstappen pongono interrogativi non solo sulle decisioni interne del team, ma anche sulla capacità della scuderia di affrontare le sfide di una stagione così competitiva. Con la continua evoluzione delle prestazioni delle monoposto rivali, la Red Bull dovrà lavorare sodo per recuperare terreno e ristabilire la propria posizione di forza nel campionato.