I risultati dell'autopsia di Maradona | Instagram @maradona - alanews
Il Pibe de Oro sarebbe morto di edema polmonare, ma sono state trovate tracce di sostanze chimiche legate a farmaci
La morte di Diego Armando Maradona, avvenuta il 25 novembre 2020, ha scosso profondamente il mondo del calcio e non solo, sollevando numerosi interrogativi e speculazioni riguardo al suo stato di salute e alle circostanze che hanno portato alla sua tragica dipartita. Recentemente, i risultati dell’autopsia sono stati resi pubblici durante un processo che coinvolge l’intero staff medico che lo ha avuto in cura. Le conclusioni sono state chiare e sorprendenti: non sono state trovate tracce di droghe o alcol nel sangue del leggendario calciatore argentino.
Durante l’udienza, il biochimico Ezequiel Ventosi ha dichiarato che nessuno dei campioni prelevati dal corpo di Maradona ha rivelato la presenza di sostanze stupefacenti o alcol. “Nessuna traccia di cocaina, marijuana, MDMA, ecstasy o anfetamina”, ha affermato, confermando le aspettative di molti che temevano un risultato diverso. Questo dato ha portato a una riflessione più profonda sullo stato di salute di Maradona, che, nonostante fosse noto per la sua vita tumultuosa, pareva essere in una fase di relativa stabilità al momento della sua morte.
Tuttavia, le analisi non si sono limitate a escludere l’uso di sostanze. L’esame condotto dall’esperto Alejandro Ezequiel Vega ha rivelato che il cuore di Maradona era in condizioni critiche, pesando circa 503 grammi, ben oltre il peso medio di un cuore umano, che si aggira tra i 250 e i 300 grammi. Secondo Vega, il campione mostrava segni di ischemia di lunga data, suggerendo una carenza di flusso sanguigno e ossigeno nei tessuti.
Ma non è tutto: nel suo sangue sono state trovate tracce di antidepressivi, antiepilettici, antipsicotici e farmaci antinausea, indicando una vita segnata da profondi problemi psicologici e fisici. La patologa Silvana de Piero ha evidenziato che il fegato di Maradona mostrava segni di cirrosi, mentre insufficienze renali, cardiache e polmonari erano evidenti.
L’autopsia ha concluso che la causa del decesso di Maradona è stata un edema polmonare acuto, secondario a insufficienza cardiaca. Questo episodio fatale si è verificato in un momento critico, pochi giorni dopo un intervento chirurgico per rimuovere un ematoma tra il cranio e il cervello. Le circostanze della sua morte hanno spinto la giustizia argentina ad indagare sulla condotta dei sette professionisti sanitari imputati, tra cui neurochirurghi e psichiatri, accusati di non aver fornito le cure adeguate.
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