Marco Panichi, preparatore fisico di Jannik Sinner, aumenta le aspettative per il rientro del campione a Roma dopo un periodo di pausa: “Lo stop l’ha disintossicato”
Marco Panichi ha dimostrato di essere una figura fondamentale nel panorama del tennis internazionale, soprattutto grazie alla sua collaborazione con Jannik Sinner, il giovane talento italiano che ha catturato l’attenzione degli appassionati di tennis. Nato nel 1964 a Roma, Panichi ha un background nell’atletica leggera, avendo praticato il salto in lungo. Questa esperienza gli ha fornito non solo una solida preparazione fisica, ma anche una profonda comprensione delle dinamiche del corpo umano.
Le parole di Panichi su Sinner
Dal settembre 2023, Panichi è diventato un elemento chiave nel team di Sinner, lavorando a stretto contatto con il fisioterapista argentino Ulises Badio e i coach Riccardo Vagnozzi e Darren Cahill. In un’intervista recente, Panichi ha rivelato alcuni dei segreti del suo approccio e ha discusso l’impatto che lo stop forzato di Sinner ha avuto sulla sua preparazione.
L’importanza dei dettagli nella preparazione atletica
Uno degli aspetti cruciali del lavoro di Panichi è la sua attenzione ai dettagli. “L’atletica è l’officina degli atleti e dei coach“, ha affermato, “perché ti insegna a controllare ogni aspetto della prestazione. Anche un piccolo miglioramento dello 0,2% può fare la differenza in uno sport ad alto livello“. Questa mentalità ha portato Panichi a gestire il programma di allenamento di Sinner in modo meticoloso, trasformando i micro-cicli di lavoro in macro-cicli, permettendo così di concentrarsi su obiettivi più ampi e di lungo termine.
Diversificazione e motivazione nell’allenamento
Panichi ha anche sottolineato il valore della diversificazione nella preparazione atletica. Durante i tre mesi di stop forzato, il team ha incoraggiato Sinner a esplorare attività nuove e stimolanti, come il golf e le visite ai musei. “Ampliare la sfera mentale permette di presentarsi all’allenamento più freschi“, ha affermato Panichi, evidenziando l’importanza di mantenere alta la motivazione e il morale dell’atleta. La varietà, infatti, può prevenire la monotonia e mantenere alta la motivazione, un aspetto cruciale in un periodo di inattività forzata.
La crescita personale di Sinner
Un cambiamento significativo nella preparazione di Sinner è stato l’abbandono delle cavigliere. Questo passo non solo indica una maggiore consapevolezza del proprio corpo, ma rappresenta anche un importante progresso nella sua preparazione atletica. “Le cavigliere possono limitare l’articolazione e sovraccaricare certe parti del corpo” ha spiegato Panichi. “Eliminare queste protezioni è stato un processo lungo ma necessario, con importanti risvolti psicologici“. La decisione di Sinner di farne a meno è una manifestazione della sua crescita personale e professionale, evidenziando la fiducia che ora ripone nelle sue capacità fisiche.
La preparazione atletica di Sinner, quindi, è un’opera d’arte in continua evoluzione, frutto di un lavoro di squadra ben orchestrato e di una fiducia reciproca. “Jannik ha un talento straordinario, una coordinazione eccezionale e una calma operativa nei momenti decisivi” ha continuato Panichi, enfatizzando l’importanza dell’integrazione tra mente e corpo.
Mentre il team si prepara per il ritorno di Sinner, Panichi è fiducioso che i progressi fatti durante questo periodo di riposo si tradurranno in performance straordinarie. “A Roma tornerà trasformato, con una motivazione e una freschezza che non vedevamo da tempo“, ha concluso. Con un mix di preparazione fisica meticolosa e attenzione al benessere mentale, il giovane tennista è pronto a riconquistare il campo e a continuare la sua ascesa nel mondo del tennis.