Jannik Sinner, intervistato da Sky, parla della sua squalifica a Doha, dichiarando di essersi sentito fragile ma sostenuto da chi gli sta vicino. Dopo un mese dalla ripresa post-sospensione per il caso Clostebol, è pronto a tornare in campo
Quando Jannik Sinner ha ricevuto la notizia della sua squalifica a Doha, ha descritto il momento come uno dei più fragili della sua carriera. In un’intervista rilasciata a Sky, il giovane tennista italiano, attualmente considerato il numero uno al mondo, ha aperto il suo cuore, condividendo non solo la sua esperienza sportiva, ma anche quella emotiva che ha dovuto affrontare durante questo periodo difficile.
La squalifica e la vulnerabilità
La squalifica, scaturita da un caso di Clostebol, una sostanza vietata, ha gettato un’ombra sulla sua carriera promettente. Sinner ha confessato che il momento è stato estremamente duro e inaspettato, un colpo che ha messo alla prova non solo le sue capacità atletiche, ma anche il suo stato d’animo. “Mi sono sentito fragile. È stato un momento complicato”, ha detto, esprimendo la vulnerabilità che ha provato. La pressione e le aspettative che circondano un atleta di alto livello possono essere schiaccianti, e in questo caso, la situazione è stata ulteriormente complicata dalla necessità di affrontare il pubblico e la comunità sportiva.
L’importanza del supporto
Fortunatamente, Sinner ha trovato supporto nelle persone a lui più vicine. “Le persone che mi sono vicine mi hanno sollevato e mi hanno aiutato a capire”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza delle relazioni interpersonali in momenti di crisi. La presenza di amici e familiari ha giocato un ruolo cruciale nel suo processo di recupero. Il tennista ha spiegato come il loro sostegno gli abbia permesso di riflettere e riorientare i suoi pensieri, trasformando un periodo di incertezze in un’opportunità di crescita personale.
La determinazione di tornare in campo
Oltre alla squalifica, Sinner ha affrontato anche altre difficoltà. “Ci sono state altre cose difficili fuori dalla sospensione”, ha rivelato, senza entrare nei dettagli ma suggerendo che la sua vita non è stata priva di ulteriori sfide. Questo mette in luce il fatto che la vita di un atleta, nonostante il glamour e il successo, può essere segnata da momenti di grande difficoltà e stress.
Il tennista ha anche parlato del suo desiderio di tornare in campo, esprimendo una forte determinazione. “Conto alla rovescia? Lo faccio dal primo giorno di sospensione”, ha dichiarato con entusiasmo, evidenziando la sua voglia di competere e di tornare a fare ciò che ama di più. La passione per il tennis è un motore potente, e Sinner sembra pronto a riprendere la sua corsa verso i vertici del tennis mondiale.
Riguardo al patteggiamento con la WADA, il giovane atleta ha spiegato che la procedura è stata rapida, ma non senza disagi. “Alla fine si deve scegliere il male minore, anche se è un po’ ingiusto quello che sto passando”, ha commentato, evidenziando la complessità di dover affrontare una situazione legale in un contesto sportivo. Nonostante le difficoltà, Sinner ha mantenuto un atteggiamento positivo, riconoscendo che la situazione avrebbe potuto essere molto peggiore.