Analisi del più grande progetto di sviluppo abitativo stampato in 3D al mondo

Nei pressi di Austin, a Georgetown, in Texas, è stata completata la prima comunità di case 3D stampate al mondo. Realizzata da Lennar e Icon, include 100 abitazioni con il 75% di vendite realizzate. I residenti apprezzano il risparmio energetico e la sicurezza delle abitazioni.

Nei pressi di Austin, in Georgetown, Texas, si trova un quartiere che sta rivoluzionando il concetto di abitazioni stampate in 3D. Questo piccolo ma innovativo progetto è stato recentemente completato e rappresenta la più grande comunità di case stampate in 3D al mondo. La collaborazione tra Lennar, uno dei principali costruttori di case negli Stati Uniti, e Icon, un’azienda leader nella tecnologia di stampa 3D, ha portato alla realizzazione di 100 abitazioni nel progetto Wolf Ranch. Con circa il 75% di queste case già vendute, il progetto sta dimostrando un enorme potenziale.

Le abitazioni presentano pareti con bordi arrotondati, una caratteristica progettata per facilitare il lavoro delle stampanti nel maneggiare il calcestruzzo. Il risultato è una superficie che ricorda una robusta stoffa a coste. Un aspetto interessante è che l’unico elemento non stampato in 3D è il tetto, realizzato in metallo, mentre ogni casa è dotata di pannelli solari, rendendole più sostenibili dal punto di vista energetico.

Innovazione e sostenibilità nel settore edilizio

Stuart Miller, presidente e co-CEO di Lennar, ha sottolineato l’importanza di queste innovazioni, affermando: “Abbiamo un prodotto durevole qui, che dimostra la capacità di adattare prodotti moderni alle nostre necessità future nel settore dell’edilizia.” La sostenibilità è un tema cruciale, e il progetto di Wolf Ranch rappresenta una risposta alle sfide contemporanee nel settore dell’abitazione.

Il progetto è iniziato nel 2022, utilizzando inizialmente due stampanti robotiche da 40 piedi. Con il tempo, il numero delle macchine è aumentato a 11, consentendo di ridurre il tempo di stampa della metà e di realizzare due case a settimana. Ogni stampante è in grado di sostituire più di una dozzina di operai edili, operando 24 ore su 24. Jason Ballard, CEO di Icon, ha affermato che “tutte le conoscenze su questa tecnologia devono essere acquisite su larga scala”, evidenziando l’importanza dell’innovazione pratica.

Vantaggi per i residenti

Le abitazioni stampate in 3D offrono tutte le comodità di una comunità costruita in modo tradizionale. I modelli disponibili comprendono case con due e tre camere da letto, a partire da poco meno di 400.000 dollari. I residenti, come Holly Feekings e suo marito, hanno già sperimentato i vantaggi di vivere in una casa stampata in 3D. “La parte migliore è la bolletta elettrica: solo 26 dollari il mese scorso”, ha dichiarato Feekings, evidenziando come il calcestruzzo mantenga meglio la temperatura rispetto alle abitazioni tradizionali.

Pierre Megie, un altro residente, ha apprezzato l’aspetto e la funzionalità della sua nuova casa, sottolineando la combinazione di efficienza energetica, praticità e design.

Prospettive future

Il progetto a Wolf Ranch ha rappresentato un esperimento per Lennar, con costi di realizzazione lievemente superiori alle aspettative iniziali. Tuttavia, Miller e Ballard hanno già in programma una seconda comunità stampata in 3D in Texas, che comprenderà circa 200 abitazioni e sarà costruita a un costo inferiore, grazie all’esperienza acquisita a Georgetown. Con case più grandi e tempi di costruzione previsti ancora più rapidi, il futuro del mercato delle abitazioni stampate in 3D sembra promettente.

Ballard ha rassicurato che tutto il calcestruzzo utilizzato è prodotto a livello nazionale, un passo importante verso la sostenibilità e l’indipendenza economica nel settore edilizio. “Abbiamo visto i nostri costi dimezzarsi e i tempi di ciclo ridursi della metà”, ha concluso Miller, sottolineando come queste innovazioni possano contribuire a un mercato abitativo più accessibile e funzionale per un pubblico più ampio.