È arrivata anche in Italia la nuova funzione AI Overview di Google, che utilizza intelligenza artificiale per fornire risposte dettagliate nelle ricerche. Sebbene l’azienda affermi che non penalizzerà gli editori, molti temono una diminuzione del traffico ai loro siti.
Negli ultimi anni, il mondo della tecnologia ha visto una rapida evoluzione nell’adozione di sistemi di intelligenza artificiale. Google, il motore di ricerca più utilizzato a livello globale, ha recentemente lanciato un nuovo servizio chiamato “AI Overview”, che promette di trasformare radicalmente il modo in cui gli utenti accedono alle informazioni online. Ma cos’è esattamente e quali sono le sue implicazioni?
AI Overview: La nuova frontiera della ricerca online
“AI Overview” si presenta come un’interfaccia interattiva all’interno della pagina dei risultati di ricerca di Google. Questo servizio, lanciato anche in Italia, mira a fornire risposte più complete e contestualizzate alle query degli utenti, utilizzando algoritmi avanzati di intelligenza artificiale. A differenza del passato, dove Google mostrava semplicemente estratti di testo da siti web, ora la nuova funzionalità genera risposte originali attingendo a un vasto database di informazioni disponibili sul web.
Un esempio emblematico è la ricerca “Chi ha inventato il violino”. In questo caso, Google non solo offre una risposta immediata, ma arricchisce la comunicazione con link a fonti consultate, permettendo agli utenti di approfondire l’argomento. Questo approccio, pur promettendo di migliorare l’esperienza di ricerca, ha sollevato interrogativi riguardo alla gestione dei contenuti da parte degli editori.
Il confronto con ChatGPT e l’evoluzione di Gemini
Negli ultimi due anni, Google ha avvertito la crescente concorrenza di ChatGPT, un sistema di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI, noto per la sua abilità di generare risposte conversazionali. Per contrastare questa minaccia, Google ha concentrato i suoi sforzi su un progetto chiamato Gemini, un sistema che integra diverse capacità AI e che verrà sempre più integrato nei prodotti dell’azienda. La transizione verso “AI Overview” è quindi vista come un passo strategico per mantenere la competitività del motore di ricerca.
La questione dei contenuti e il dibattito sugli editori
Nonostante l’innovazione portata da “AI Overview”, le preoccupazioni degli editori sono palpabili. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, la funzionalità ha già suscitato polemiche, con molti gestori di siti web che accusano Google di sfruttare i loro contenuti senza fornire adeguati riconoscimenti.
Secondo esperti come il noto analista di media digitali Marco Rossi, “la capacità di Google di attrarre utenti sulla propria piattaforma senza indirizzarli ai siti di informazione tradizionali potrebbe portare a una crisi per il settore editoriale”. Le affermazioni di Google secondo cui “AI Overview” non penalizza gli editori non hanno ancora trovato conferme attraverso analisi indipendenti.
Le opzioni disponibili per gli utenti
Attualmente, non esiste un metodo diretto per disattivare completamente “AI Overview” nel proprio account Google. Tuttavia, gli utenti possono filtrare i risultati per escludere le risposte generate dall’AI selezionando l’opzione “Web” dai risultati di ricerca. Questa opzione, però, non è sempre visibile e può richiedere alcuni passaggi aggiuntivi per essere trovata.
Inoltre, per coloro che utilizzano browser come Chrome o Firefox, esistono estensioni di terze parti che possono nascondere la sezione dedicata ad “AI Overview”. Tuttavia, queste soluzioni non sono ufficiali e potrebbero non funzionare in caso di aggiornamenti del sistema. Un ulteriore punto critico è che queste estensioni non possono essere utilizzate su dispositivi mobili, dove la maggior parte degli utenti accede a Google.
L’introduzione di “AI Overview” rappresenta un significativo passo avanti nel panorama della ricerca online, ma porta con sé sfide e interrogativi che devono essere affrontati. Mentre Google continua a innovare e a migliorare la sua piattaforma, è essenziale che le discussioni riguardanti i diritti degli editori e la sostenibilità del settore informativo rimangano al centro del dibattito. La transizione verso una maggiore integrazione dell’intelligenza artificiale nelle nostre vite quotidiane richiede una riflessione attenta su come garantire un equilibrio tra innovazione e rispetto per le fonti di informazione.