Il consumo di elettricità dei data center raddoppierà entro il 2030, principalmente a causa delle applicazioni di intelligenza artificiale. Attualmente, questi centri rappresentano l’1,5% del consumo globale. Grandi aziende come Google, Microsoft e Amazon stanno investendo in energia nucleare per soddisfare le loro crescenti esigenze energetiche
Entro il 2030 è previsto un raddoppio del consumo di elettricità dei data center. Questo aumento significativo dovrebbe dipendere all’esplosione delle applicazioni di intelligenza artificiale (IA). Tale previsione, emersa dal primo rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), evidenzia le sfide energetiche che l’industria tecnologica dovrà affrontare con l’espansione delle tecnologie avanzate.
Crescita del consumo energetico
Nel 2024, i data center rappresentavano già circa l’1,5% del consumo globale di elettricità. Negli ultimi cinque anni, questa percentuale ha mostrato una crescita annuale del 12%, segno che la domanda di energia sta continuando a salire. Questa crescita è alimentata dalla crescente necessità di elaborazione dati e dall’uso intensivo di sistemi di intelligenza artificiale. Attualmente, Stati Uniti, Europa e Cina costituiscono circa l’85% del consumo totale di energia dei data center, evidenziando un trend preoccupante con potenziali ripercussioni sul sistema energetico globale.
Risposte delle aziende tecnologiche
Le grandi aziende tecnologiche, sempre più consapevoli della loro dipendenza energetica, stanno cercando attivamente soluzioni per sostenere questa domanda in crescita. Google, ad esempio, ha siglato un accordo per ottenere energia da piccoli reattori nucleari, dimostrando il proprio impegno a fornire energia pulita per le operazioni legate all’intelligenza artificiale. Microsoft ha annunciato l’intenzione di utilizzare l’energia prodotta dai nuovi reattori di Three Mile Island, mentre Amazon ha firmato contratti per sfruttare l’energia nucleare per i suoi data center, mirando a garantire una fornitura energetica costante e sostenibile.
Sfide e opportunità per il futuro
L’IEA mette in evidenza che l’intelligenza artificiale generativa richiede una potenza di calcolo straordinaria per analizzare e processare le informazioni contenute in enormi database. Questo sviluppo presenta nuove sfide per la sicurezza energetica e per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. La crescita esponenziale del consumo energetico dei data center potrebbe ostacolare gli sforzi globali per contenere i cambiamenti climatici.
È fondamentale che le aziende tecnologiche e i governi collaborino per sviluppare strategie sostenibili. Le fonti energetiche rinnovabili, come l’energia solare e eolica, potrebbero svolgere un ruolo cruciale nel mitigare l’impatto ambientale di questa crescita. Tuttavia, il passaggio a fonti rinnovabili richiede investimenti significativi e una pianificazione a lungo termine, e la transizione non è priva di ostacoli.
Inoltre, l’implementazione di tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico nei data center rappresenta un’opportunità per ridurre il consumo elettrico. Tecniche come il raffreddamento ad alta efficienza, l’ottimizzazione dell’hardware e l’uso di software avanzati possono contribuire a contenere i costi energetici. Le aziende stanno già esplorando queste soluzioni, ma la loro adozione su larga scala è fondamentale per affrontare le sfide future.
Il rapporto dell’IEA serve da monito: senza un intervento tempestivo e mirato, perché la crescente domanda di energia da parte dei data center potrebbe compromettere la stabilità dei sistemi energetici globali. La sfida non è solo quella di alimentare un futuro tecnologico, ma di farlo in maniera sostenibile, garantendo un equilibrio tra innovazione e responsabilità ambientale.