Se c’è un termine che va sempre più di moda, al tempo dei social e delle vetrine online, questo è quello di esclusività. Sì, perché in un mondo in cui tutto è accessibile, sempre e ovunque, facilmente e velocemente, occorre differenziare il proprio prodotto per renderlo ancora più appetibile. Occorre renderlo unico, diverso, in una parola: esclusivo.
L’equazione esclusività uguale successo è stata replicata abbondantemente anche dal mondo del gaming. Prima di addentrarci in questo discorso dobbiamo fare una doverosa premessa sul segmento del gioco, che sta sempre di più diventando un’industria florida e importante dell’economia mondiale. Miliardi di euro mossi, investimenti attratti da ogni parte del mondo, nuovi utenti raccolti da ogni tipo di target. Merito forse anche dei giochi esclusivi. Lo avevano capito in anticipo i produttori di gambling che operano nel mercato del gioco legale. Il caso più emblematico è rappresentato dalla proposta di 888 Casino, brand leader nel campo dei casinò, che ha la possibilità di offrire e produrre giochi esclusivi ai propri utenti grazie alla costruzione e allo sviluppo di una software house interna.
Stessa cosa che hanno messo in campo alla Sony, che ha riempito la generazione di Play Station 4 di esclusive di grande e assoluto valore. Per esclusive si intendono tutti quei giochi disponibili solo su una piattaforma e solo per una console. Tra i migliori, secondo il sito specializzato Spazio Games, ci sono Days Gone, The Last of Us Remastered e Uncharted 4, ma anche Horizon: Zero Dawn, Bloodborne, Death Stranding e Shadow of the Colossus mentre il podio è guidato da The Last of Us, parte 2, seguito da Persona 5 Royal e God of War.
Un mercato in grandissima crescita e in grande fermento, che attira come dicevamo investitori e occhi attenti. Come quelli di Netflix, che ha deciso di mettere un freno alle proprie perdite proprio offrendo potenzialità in più ai propri utenti. Il gigante dello streaming, dunque, ha iniziato a inserire nel proprio portale oltre a fiction, serie tv e film anche dei giochi. Giochi che sono disponibili solo per gli utenti abbonati annuali e non per quelli mensili. Un concetto di esclusività che è il primo passo per Netflix, che punta così di iniziare un progetto pluriennale: ha infatti assunto Mike Verdu, dirigente con un passato alla Electronic Arts, per guidare il team che creerà i videogiochi. Che dovranno essere attraenti e moderni oltre che esclusivi.