Immagine | Pixabay @ColiN00B
L’idea di poter interagire con macchine intelligenti come nei film di fantascienza ci appassiona da tempo anche se, al momento, la meta appare ancora assai lontana ed improbabile da raggiungere, nonostante la tecnologia riceva una accelerazione ogni giorno più forte proponendoci soluzioni ai limiti della perfezione, a volte inaspettate e sbalorditive. Di fatto, in un mondo che, ormai, ci ha assuefatti a qualsivoglia innovazione, sommergendoci di contenuti e fonti di informazione, restiamo spesso impassibili o refrattari al cambiamento.
Eppure, novità coinvolgenti sono appena emerse in rete e stanno già destando scalpore. I più attenti hanno superato lo stupore iniziale e già stanno iniziando a mettere freneticamente alla prova un’invenzione che non poteva certo passare inosservata.
Stiamo parlando di Intelligenza Artificiale evoluta, destinata a cambiare radicalmente non soltanto l’interazione uomo macchina ma anche, e soprattutto, determinati processi culturali, formativi e professionali. Sistemi basati su reti neurali e algoritmi di machine learning in grado di studiare, apprendere ed evolvere partendo da elementi primari quali testi, immagini e audio ricavati da più fonti anche in contemporanea.
Milioni di persone in tutto il mondo stanno quotidianamente utilizzando per semplice curiosità oppure a scopo di ricerca ciò che sino a qualche mese fa appariva impossibile. Singoli e aziende lungimiranti hanno già fatto la propria scommessa e impiegano quotidianamente la IA per motivi professionali più disparati.
Siamo tutti abituati a fare ricerche tramite i motori disponibili on line ma conversare fluentemente con ChatGPT, che ci fornisce risposte sempre più precise ed articolate, è decisamente più avvincente, naturale e, per certi versi, stupefacente. E ancora, la potenza di Midjourney e Stable Diffusion nel generare immagini da descrizioni testuali è qualcosa che incanta decisamente grandi e piccini.
Che non si tratti di giochi lo hanno capito molto presto le grandi multinazionali della tecnologia, intente a guadagnare fette di un mercato pronto ad esplodere a suon di miliardi.
Il colosso dell’informatica Microsoft, per esempio, è pronto a investire in OpenAI, che ha sviluppato ChatGPT, ulteriori 10 miliardi di dollari dopo il miliardo già sborsato, per assicurarsi di poter inserire la AI nel motore Bing. Ma la corsa non è certo finita, in pochi mesi la valutazione di OpenAI è salita a 30 miliardi di dollari.
La stessa Microsoft rilascerà a breve un progetto estremamente ambizioso come VALL-E, che in soli tre secondi di ascolto è in grado di replicare la voce di qualsiasi persona, riproducendone tono e stato emotivo. Ma non sarà l’era dei Terminator e neppure di Skynet, solo l’inizio di una nuova rivoluzione… Scaldiamo i motori!
Autore: Marco Marra
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