Giovanni De Sandre, ingegnere di 89 anni, è morto. È stato uno dei principali sviluppatori della Programma 101 di Olivetti, il primo personal computer della storia, presentato nel 1965. I funerali si terranno il 23 aprile a Brugherio, Monza
L’ingegnere Giovanni De Sandre, uno dei pionieri dell’informatica italiana, è deceduto all’età di 89 anni. De Sandre è noto principalmente per il suo fondamentale contributo allo sviluppo della Olivetti Programma 101, considerata il primo personal computer della storia, il cui impatto ha segnato una svolta nel settore tecnologico a livello globale. I funerali si terranno mercoledì 23 aprile alle ore 11 presso la chiesa di San Paolo Apostolo, a Brugherio, nella provincia di Monza e della Brianza.
La carriera di Giovanni De Sandre
Nato a Sacile, in provincia di Pordenone, il 5 ottobre 1935, De Sandre si laureò in ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Milano nel 1959. L’anno successivo, entrò a far parte della Olivetti, dove fu selezionato per unirsi al team guidato dall’ingegner Pier Giorgio Perotto. Questo gruppo di lavoro, composto anche da Giuliano Gaiti, Gastone Garziera e Giancarlo Toppi, ebbe il compito di progettare la Programma 101. Questo computer da tavolo fu presentato ufficialmente al Bema (Business Equipment Manufacturers Association) di New York nell’ottobre del 1965, segnando un’importante tappa nella storia dell’informatica.
Innovazioni della Programma 101
Nel 1962, De Sandre giocò un ruolo cruciale nello sviluppo della parte elettronica della Programma 101. In un contesto in cui l’americana General Electric, dopo aver acquisito la sezione elettronica di Olivetti, mostrava resistenza nel supportare un computer di origine italiana, il progetto rischiava di essere abbandonato. Per evitare la cancellazione, la Programma 101 fu classificata come una calcolatrice, poiché il settore calcolatori non rientrava nelle clausole dell’accordo con General Electric. Questo stratagemma permise di continuare a lavorare sull’innovativa macchina.
La Olivetti Programma 101 si distinse per l’uso di transistor, diodi e condensatori, raggruppati in micro-unità funzionali, una tecnologia brevettata specificamente per questo modello. Contrariamente ad altri computer dell’epoca che impiegavano circuiti integrati, la Programma 101 rappresentava un approccio innovativo e rivoluzionario.
L’eredità di Giovanni De Sandre
Durante la sua carriera, De Sandre rimase un elemento chiave nell’ambito della Ricerca e Sviluppo di Olivetti, lavorando tra Pregnana, Ivrea e Milano. La sua figura, pur riservata, ha avuto un impatto significativo sull’eccellenza tecnologica e sull’innovazione che hanno caratterizzato la storia dell’azienda. Nel 2015, in occasione del cinquantennale della Programma 101, l’ingegnere fu ricevuto dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, insieme a Garziera e a Massimo Banzi, per celebrare i successi legati a questo straordinario progetto.
Il lascito di Giovanni De Sandre non si limita al solo sviluppo della Programma 101; la sua visione e il suo lavoro hanno contribuito a posizionare l’Italia come un attore di primo piano nel panorama tecnologico mondiale, ispirando generazioni di ingegneri e innovatori.