Maxi operazione nel Napoletano, verifiche della Guardia di Finanza dal 2023
Nella provincia di Napoli, la Guardia di Finanza ha recentemente portato a termine una maxi operazione che ha portato all’arresto di otto persone e al sequestro preventivo di beni per un valore di circa otto milioni di euro. Questi soggetti sono accusati di associazione a delinquere finalizzata all’adulterazione e alla ricettazione di fitofarmaci, con gravi implicazioni per la salute pubblica.
L’operazione e gli arresti
L’operazione, avvenuta oggi lunedì 24 marzo 2025, ha coinvolto circa 200 militari provenienti da trenta reparti della Guardia di Finanza. Gli arresti e i sequestri sono stati eseguiti in seguito a un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura locale. Gli indagati sono accusati di vari reati, tra cui:
- Adulterazione di fitofarmaci
- Contraffazione
- Ricettazione
- Riciclaggio e autoriciclaggio
Le indagini sono partite dal sequestro di oltre 46mila litri di fitofarmaci adulterati e illegali, effettuato nel 2023 presso il domicilio del rappresentante legale della ditta “Agro Val Service Srl” di Boscoreale. Le successive indagini, supportate da intercettazioni telefoniche e analisi tecniche sui campioni sequestrati, hanno rivelato che l’amministratore della società importava fitofarmaci vietati dalla Cina e dalla Thailandia.
Rischi per la salute pubblica
I fitofarmaci in questione, privi delle necessarie autorizzazioni sanitarie e ambientali, venivano commercializzati tramite intermediari. Questa situazione si è rivelata estremamente pericolosa per la salute pubblica. I prodotti venivano introdotti in Italia mediante false indicazioni nelle bollette doganali, eludendo i controlli. Una volta nel territorio nazionale, i fitofarmaci venivano manipolati e miscelati con altre sostanze chimiche, generando miscele potenzialmente nocive.
È stato accertato che i fitofarmaci adulterati erano diluibili in una percentuale di acqua doppia rispetto a quella necessaria per i prodotti legali, consentendo ai clienti di risparmiare economicamente, ma esponendoli a rischi sanitari considerevoli. Le autorità stanno ora valutando l’impatto ambientale e le possibili conseguenze sulla salute dei consumatori che hanno utilizzato questi prodotti contaminati.
Sequestro di beni e misure cautelari
Oltre agli arresti e ai sequestri, è stato accertato che parte dei proventi illeciti ottenuti dalla vendita di fitofarmaci adulterati è stata reinvestita nell’acquisto di beni immobili. Sono stati sequestrati:
- Un appartamento a Scafati (Salerno)
- Una residenza estiva a Capaccio Paestum
- Un bed and breakfast a Porto Cesareo (Lecce)
Il valore complessivo di questi beni sequestrati con sequestri preventivi è di quasi 400mila euro. La Guardia di Finanza ha disposto misure cautelari per gli indagati, con un soggetto in custodia cautelare in carcere e altri sette agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. Mentre per un nono soggetto è stato stabilito il divieto di dimora in Campania.
Le autorità sottolineano l’importanza di queste operazioni per garantire la sicurezza alimentare e la salute dei cittadini. La lotta contro la contraffazione e la diffusione di prodotti pericolosi continua a essere una priorità per le forze di polizia e le autorità sanitarie, che monitorano costantemente il mercato per prevenire simili attività illecite.