L’ex cancelliera Angela Merkel lancia un appello all’unità europea, sottolineando il rischio di essere “polverizzati”. In un’intervista, discute anche della difesa tedesca, migranti e critica l’estrema destra, auspicando una soluzione diplomatica per la Ucraina.
In un momento di crescente incertezza geopolitica, l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel ha lanciato un forte appello all’unità europea in un’intervista al Rheinische Post. Secondo Merkel, c’è un rischio concreto di “polverizzazione” dell’Unione Europea se gli Stati membri non riusciranno a collaborare in modo coeso. La sua analisi si inserisce in un contesto segnato da sfide complesse, tra cui la crisi migratoria, le tensioni con la Russia e le mutate dinamiche economiche globali.
Maggiore spesa per la difesa
Merkel ha sottolineato l’importanza di un aumento della spesa nel settore della difesa, accogliendo favorevolmente le proposte avanzate dai partiti della coalizione tedesca, CDU/CSU e SPD. Ha affermato: “Non ce la faremo con il 2% del prodotto nazionale lordo”, evidenziando la necessità di un impegno finanziario maggiore per garantire la sicurezza collettiva dell’Europa. Inoltre, ha espresso il suo sostegno alla riforma del freno all’indebitamento, che permetterebbe una maggiore flessibilità nel bilancio statale, essenziale per affrontare le sfide future.
Strategia europea per i migranti
La questione dei migranti deve essere affrontata con una strategia europea condivisa, secondo Merkel. Ha proposto che la soluzione non riguardi solo i paesi di arrivo, ma anche quelli di origine. Ha dichiarato: “Dobbiamo combattere la povertà e l’arretratezza nei paesi d’origine”, sottolineando la necessità di un approccio integrato e sostenibile. Questo punto di vista si allinea con le recenti politiche europee che cercano di stabilire partenariati con paesi terzi per gestire i flussi migratori.
Preoccupazioni per l’estrema destra
Riflettendo sul recente rinnovo del Bundestag avvenuto il 23 febbraio, Merkel ha espresso soddisfazione per la vittoria della CDU, ma ha manifestato preoccupazione per l’ascesa dell’estrema destra, rappresentata dall’Alternative für Deutschland (AfD). Ha commentato: “Naturalmente avrei voluto che l’AfD non fosse così forte”, evidenziando come l’indebolimento del centro politico debba allarmare tutti i partiti democratici. Merkel ha espresso speranza in una rapida conclusione dei negoziati tra CDU/CSU e SPD per formare un nuovo governo stabile.
Merkel ha anche toccato il tema delle relazioni internazionali, criticando il presidente americano Donald Trump per la sua attrazione verso lo stile di governo di Vladimir Putin. Ha denunciato l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin come una violazione del diritto internazionale, che minaccia l’ordine europeo stabilito dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Concludendo, Merkel ha ribadito l’importanza di una soluzione diplomatica al conflitto ucraino, affermando che “l’azione militare da sola non sarà sufficiente”. La sua visione per un’Europa unita e forte serve da promemoria dell’eredità politica che ha lasciato nel suo lungo mandato. Ha affermato con fermezza che “l’Ucraina deve rimanere sovrana”, richiamando l’attenzione sulla necessità di preservare la stabilità e la sicurezza in Europa in un momento di grande vulnerabilità.