ChatGPT è diventato uno dei siti più visitati al mondo, posizionandosi al quinto posto per traffico web. Con 3,905 miliardi di visite mensili, cresce del 137% anno su anno. La maggior parte degli utenti è composta da giovani dai 25 ai 34 anni, attratti da videogiochi e tecnologia. Il sito riceve traffico principalmente da YouTube e WhatsApp. La scarsa interazione con le fonti d’informazione è allarmante.
ChatGpt ha raggiunto un traguardo straordinario nel panorama digitale, posizionandosi come il quinto sito più visitato a livello globale. Secondo i dati forniti da Similarweb, la piattaforma ha registrato un totale di 3,905 miliardi di visite mensili, collocandosi dietro a giganti del web come Google, YouTube, Facebook e Instagram. Questo risultato notevole evidenzia l’incredibile crescita e l’interesse crescente per le tecnologie di intelligenza artificiale.
Analizzando più nel dettaglio, dal gennaio al febbraio 2025, ChatGpt ha visto un incremento del traffico dell’1,44%, mentre il confronto anno su anno segna una crescita impressionante del 137%. Questo significa che, in un contesto di navigazione web sempre più affollato, una fetta rilevante del traffico online, pari all’1,86%, è diretta verso la piattaforma di OpenAI.
Tuttavia, dietro a questi numeri si nascondono dinamiche più complesse che meritano attenzione. Un’analisi condotta da Similarweb ha rivelato che i principali fornitori di notizie, come Reuters, ricevono un numero limitato di visite attraverso ChatGpt. Questo fenomeno suggerisce che molti utenti, una volta ottenute le informazioni dall’intelligenza artificiale, tendono a non approfondire ulteriormente, fidandosi delle risposte fornite. Tale comportamento solleva interrogativi sulla qualità delle informazioni e sulla necessità di verificare le fonti, soprattutto considerando il problema delle “allucinazioni” dell’IA, cioè la tendenza a generare risposte errate o fuorvianti.
L’audience di ChatGpt è composta in larga parte da uomini (54,41%) e donne (45,59%), con la maggioranza degli utenti che rientra nella fascia d’età tra i 25 e i 34 anni. I temi più richiesti riguardano prevalentemente videogiochi e accessori tecnologici, suggerendo un interesse particolare per il mondo dell’intrattenimento digitale e delle innovazioni tecnologiche.
Un ulteriore aspetto interessante è la provenienza del traffico verso ChatGpt. La maggior parte degli accessi, ben il 76,37%, proviene da ricerche dirette, seguite da canali social come YouTube, WhatsApp e Facebook. Questo implica che il sito ha saputo stabilire un legame diretto con gli utenti, ma potrebbe rappresentare anche una sfida per espandere la propria visibilità su altre piattaforme, come LinkedIn, dove la professionalità e il networking potrebbero attrarre una clientela diversa.
In sintesi, il successo di ChatGpt non è solo una questione di numeri, ma un fenomeno che invita a riflettere sul futuro dell’informazione e dell’interazione digitale. Con un pubblico sempre più vasto e variegato, la piattaforma si trova a un bivio cruciale, dove dovrà affrontare sia le opportunità che le responsabilità di fornire contenuti affidabili e di qualità.
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