Elon Musk | Alanews.it
Clamorosa indiscrezione dagli Stati Uniti: secondo alcune fonti politiche, sarebbe stato lo stesso presidente Trump a confidare ai suoi più stretti collaboratori l’imminente uscita di Musk dal suo governo
Elon Musk starebbe per dimettersi dal suo ruolo di capo del DOGE nel governo degli Stati Uniti guidato da Donald Trump. Il patron di Tesla, tra i più stretti collaboratori di Trump, starebbe pensando al clamoroso passo indietro dopo un inizio burrascoso di presidenza che sta colpendo anche i suoi affari. Sarebbe stato lo stesso Trump a confidare l’incredibile indiscrezione ad altri suoi fidati collaboratori.
Nel primo trimestre del 2025, infatti, Tesla ha subito un calo del 13% nelle consegne di veicoli, totalizzando 336.681 unità, il numero più basso da 2022. Le attese degli analisti, stimando 372.410 consegne, sono state deluse. La domanda è in calo, con crescente concorrenza e critiche a Elon Musk. Proteste e boicottaggi colpiscono il marchio. Il Cybertruck continua a deludere, mentre Tesla deve affrontare nuovi dazi e sfide tra cui un evento vandalico recente.
Nel primo trimestre del 2025, Tesla ha registrato un calo significativo del 13% nelle consegne di veicoli, raggiungendo quota 336.681 unità, rispetto alle 386.810 dello stesso periodo dell’anno precedente. Questo rappresenta il livello più basso dal 2022 e ha deluso le aspettative degli analisti, che avevano previsto circa 372.410 consegne, secondo una media fornita da Visible Alpha. La situazione attuale evidenzia una crescente difficoltà per il gigante delle auto elettriche, che si trova ad affrontare una domanda in calo, una concorrenza sempre più agguerrita e un’ondata di critiche politiche nei confronti del suo CEO, Elon Musk.
Inoltre, Musk ha affrontato critiche per le sue scelte politiche, che hanno portato a proteste sia negli Stati Uniti sia in Europa. Le sue decisioni, come il licenziamento di migliaia di dipendenti pubblici e i tagli agli aiuti umanitari, hanno provocato un boicottaggio crescente del marchio. Si segnalano anche atti vandalici contro le auto Tesla, mentre alcuni proprietari hanno iniziato a rivendere i veicoli in anticipo, segno di una perdita di fiducia nel brand.
Nonostante alcune potenziali protezioni dai nuovi dazi statunitensi sulle auto importate, la situazione rimane complessa. Musk ha avvertito che l’impatto sui costi sarà “significativo”, e le possibili contromisure da parte di partner commerciali internazionali non fanno altro che aumentare l’incertezza. La sfida per Tesla si preannuncia quindi ardua, mentre il futuro dell’azienda e del suo fondatore rimane in bilico.
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