Due cittadini italiani sono tra le vittime del tragico crollo della discoteca di Santo Domingo, avvenuto martedì scorso e costato la vita ad almeno 218 persone
Tra le persone che hanno perso la vita nel crollo della discoteca Jet Set a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana, ci sono anche due italiani. Una delle vittime è lo chef 48enne Luca Massimo Iemolo, mentre il nome dell’altro connazionale deceduto non è ancora stato reso noto. L’incidente ha avuto un impatto devastante, con un bilancio di almeno 218 morti, secondo quanto riportato da fonti ufficiali.
La vita di Luca Massimo Iemolo
Luca Massimo Iemolo, 48 anni, originario di Catania, era un noto chef che lavorava presso il Sarah Restaurant. La notizia della sua morte ha colpito profondamente non solo i suoi colleghi, ma anche tutti coloro che lo conoscevano. Attraverso un post su Instagram, il team del ristorante ha espresso le più sincere condoglianze: “Siamo particolarmente addolorati per la perdita del nostro chef, un professionista appassionato di cucina, che ha vissuto la sua professione con dedizione, devozione e rispetto”.
Il crollo della discoteca Jet Set
Il crollo della discoteca Jet Set è avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 aprile 2025, mentre il locale era affollato di clienti. Le prime notizie indicano che il cedimento strutturale ha sorpreso i presenti, generando panico e confusione mentre i soccorritori si affrettavano a cercare di salvare le persone intrappolate tra le macerie. I vigili del fuoco e le squadre di emergenza locali hanno lavorato instancabilmente per estrarre i sopravvissuti e recuperare i corpi delle vittime. La scena è stata descritta come devastante, con detriti sparsi ovunque e un’atmosfera di ansia che ha avvolto la zona.
L’impatto della tragedia
La discoteca, situata in una zona popolare di Santo Domingo, era nota per la sua vivace vita notturna e attirava molti giovani, sia locali che turisti. La tragedia ha colto di sorpresa molti, con immagini drammatiche che hanno iniziato a circolare sui social media, mostrando il caos e la disperazione seguiti al crollo. Testimoni oculari hanno raccontato di urla e panico mentre le persone cercavano di fuggire dal locale. La situazione è stata ulteriormente complicata dalle operazioni di soccorso, che hanno dovuto affrontare difficoltà legate all’accesso ai resti della struttura crollata.
Indagini in corso
Le autorità dominicane hanno avviato un’indagine per determinare le cause del crollo. Si sospetta che la scarsa manutenzione e le violazioni delle norme di sicurezza possano aver contribuito a questo disastro. Nonostante non ci siano state comunicazioni ufficiali riguardo a responsabilità specifiche, gli esperti di ingegneria civile hanno sottolineato l’importanza di una vigilanza più rigorosa, soprattutto in un settore così critico come quello della sicurezza pubblica.
Il governo italiano ha espresso le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime e sta seguendo con attenzione gli sviluppi della situazione. Fonti diplomatiche hanno confermato che sono in contatto con le autorità dominicane per garantire il supporto necessario alle famiglie coinvolte. L’ambasciata italiana a Santo Domingo ha attivato un numero di emergenza per assistere i connazionali e raccogliere informazioni sui cittadini italiani presenti sul territorio.
Le autorità italiane, attraverso il Ministero degli Affari Esteri, stanno seguendo da vicino la situazione e sono pronte a fornire assistenza alle famiglie colpite da questa tragedia. La Farnesina ha espresso le proprie condoglianze e ha promesso di supportare le famiglie in questo difficile momento.