All’indomani dell’annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump riguardo all’imposizione di dazi reciproci ai partner commerciali, il Financial Times ha pubblicato un editoriale incisivo, definendo questa mossa come uno dei più gravi atti di autolesionismo economico nella storia americana. Secondo il prestigioso quotidiano finanziario, i dazi imposti non solo danneggeranno l’economia statunitense, ma avranno ripercussioni significative su famiglie, imprese e mercati finanziari a livello globale.
Il piano protezionistico di Trump
Il piano protezionistico di Trump, come evidenziato nell’editoriale, supera le previsioni più pessimistiche degli analisti. Le tariffe, già elevate, raggiungeranno livelli record, portando l’aliquota tariffaria effettiva degli Stati Uniti al massimo da oltre un secolo. Questo scenario, che sembra un ritorno a politiche economiche ormai obsolete, potrebbe compromettere l’ordine economico globale di cui gli Stati Uniti hanno beneficiato e che hanno contribuito a creare nel corso degli anni.
Il Financial Times critica aspramente il “calcolo approssimativo” alla base di queste misure protezionistiche, che rappresentano un “ripudio sconsiderato” di tutti gli accordi commerciali precedentemente sottoscritti dagli Stati Uniti. Secondo il quotidiano, la strategia di Trump non solo è errata, ma potrebbe anche rivelarsi un disastro per l’attrazione di investimenti esteri nel settore manifatturiero. In un contesto in cui la cooperazione internazionale è fondamentale per il progresso economico, la proposta di Trump sembra piuttosto una ricetta per l’isolamento.
Conseguenze per l’economia globale
Le conseguenze di queste politiche potrebbero essere devastanti, in particolare per quei Paesi che dipendono dalla vendita di beni negli Stati Uniti. Decenni di progressi nella riduzione della povertà, specialmente nel sud-est asiatico, sono ora minacciati. Le economie di grandi partner commerciali come l’Unione Europea, il Giappone e la Cina, già in fase di crescita lenta, potrebbero subire ulteriori aggravamenti a causa della guerra commerciale scatenata da Washington.
In questo clima di incertezza, il Financial Times avverte i partner commerciali esclusi dall’America di mantenere il “sangue freddo”. La tentazione di rispondere con misure di ritorsione è forte, ma il quotidiano suggerisce di concentrarsi sull’accelerazione delle iniziative di libero scambio tra di loro.
Un futuro incerto per gli Stati Uniti
Il panorama economico mondiale è già segnato da tensioni e incertezze e le politiche di Trump potrebbero isolare ulteriormente gli Stati Uniti dal sistema che ha sostenuto la loro crescita secolare. Nonostante gli sforzi di Washington per promuovere un’America “prima di tutto”, il rischio è che il Paese si ritrovi sempre più emarginato, mentre il resto del mondo cerca di adattarsi e di prosperare anche senza di esso.