Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore | NPK ANSA / Max Cavallari - alanews.it
Matteo Lepore rivela in esclusiva ai nostri microfoni il suo punto di vista sulle polemiche che si erano innescate dopo il tanto discusso rinvio della partita di Serie A, Bologna-Milan, avvenuto lo scorso ottobre per allerta meteo e questioni di ordine pubblico
“Una bellissima vittoria, la risposta migliore alla prepotenza. Grazie ragazzi!”. Con questo post pubblicato sul suo profilo Instagram il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha commentato la vittoria del “suo” Bologna sul Milan nel recupero della nona giornata di Serie A. Tifosissimo rossoblù, il primo cittadino giovedì sera era allo stadio Renato Dall’Ara per seguire dal vivo in prima fila Bologna-Milan e a fine partita, da un lato ha festeggiato il successo della squadra guidata da Vincenzo Italiano, ma dall’altro ha lanciato anche una “stoccata” al Milan e in particolare alla società rossonera, che lo scorso ottobre aveva insistito affinché si giocasse la partita, poi rinviata, nonostante il maltempo e le forti piogge che si stavano abbattendo sulla zona in quelle ore. Il rinvio del match per allerta meteo e questioni di ordine pubblico fu decretato proprio dal sindaco Lepore con l’emissione di un’ordinanza.
Il primo cittadino di Bologna ha spiegato in esclusiva ai nostri microfoni le motivazioni del suo post sui social. “Sicuramente sono rimasto molto colpito dal fatto che non si sia compreso, da parte di una società così blasonata come il Milan, il grande momento di difficoltà che la nostra città ha vissuto con l’alluvione, visto che ci hanno chiesto anche i danni per il rinvio – ha rivelato il sindaco Lepore -. Io come sindaco ho agito in coscienza e anche per quelle che sono le mie prerogative. Trovo che denunciare un sindaco con una richiesta danni perché ha fatto il suo dovere sia qualcosa che faccia pensare a quanto i grandi e i potenti del calcio italiano siano troppo viziati in questo Paese. Il fatto che io sia stato l’unico sindaco dopo quello di Firenze per l’alluvione di Firenze a fermare un campionato di calcio in Serie A a fronte di una tragedia, perché il sistema del calcio è sempre stato considerato avulso da tutto il resto fa pensare. Fa pensare che la legge non sia uguale per tutti in questo Paese”.
“Siamo molto grati al presidente Joey Saputo e alla società che sono sempre stati molto vicini alla nostra comunità e anche questo è una conferma. Quindi siamo grati e utilizzeremo questi fondi per aiutare le famiglie che sono state più colpite su tutta la Città metropolitana. Questa scelta era già stata annunciata il giorno in cui ci fu il rinvio e poi confermata nella giornata in cui è stata recuperata la partita”. Il primo cittadino bolognese commenta così la scelta del Bologna di devolvere metà dell’incasso della partita del recupero della nona giornata di Serie A contro il Milan alla raccolta fondi della Città metropolitana di Bologna in favore della popolazione colpita dall’alluvione dello scorso ottobre.
“Io quest’anno, in generale, vedo un campionato molto più competitivo. Per fortuna, le squadre che di solito per anni hanno dominato in solitudine, invece, se la giocano anche con le altre. E questo con anche una crescita importante di società come il Bologna e l’Atalanta, che puntando sui giovani hanno scalato le classifiche. Quindi francamente le uniche novità degli ultimi anni di un campionato quasi morente credo che siano queste. Sappiamo bene che il calcio italiano è un calcio malato, in cui purtroppo la maggior parte dei soldi va poco sullo sport e molto più sulla finanza. Io penso che il campionato di quest’anno sia un esempio di come a volte dalle cose che sembrano ormai perdute possa rinascere qualcosa di bello. Per fortuna, il calcio italiano non è ancora morto e la speranza semmai è proprio in una partita come Bologna-Empoli”. È il commento del sindaco Lepore in risposta alle parole di Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia, che ha definito la semifinale di Coppa Italia Bologna-Empoli una pessima notizia per tutto il sistema calcio.
Il sindaco Lepore ha parlato anche dei lavori di ristrutturazione dello stadio Renato Dall’Ara di Bologna: “Dopo il Covid e la guerra in Ucraina sono aumentati i costi circa del 40%, quindi rimane l’impegno del Comune a investire 40 milioni di euro, così come anche quello del presidente Saputo a metterne molti di più. Adesso mancano però all’appello circa 40 milioni da parte del governo in vista degli Europei e quindi stiamo tutti – il Bologna, la città e la società – aspettando un ritorno da parte del governo. Se ci sarà l’impegno del governo, avremo la ragionevole certezza di poter partire. Noi saremmo pronti anche domani. Nel nostro caso parliamo di una ristrutturazione, il progetto è già pronto, si tratta solo di una questione economica. Pensiamo che il nostro, che è uno degli stadi più antichi d’Italia e anche tra i più belli, meriterebbe davvero di un investimento da parte dello Stato anche in vista degli Europei. Quindi penso che abbiamo tutte le carte in regola. C’è una disponibilità di massima dal governo, ma ancora una risposta definitiva non è arrivata”.
Il sindaco Lepore ha poi parlato anche del momento magico che nelle ultime stagioni sta vivendo il “suo” Bologna, qualificato in semifinale di Coppa Italia contro l’Empoli e al settimo posto in classifica nel campionato di Serie A con 44 punti. Dopo la vittoria interna sul Milan, i rossoblù, a sole cinque lunghezze di distanza dal quarto posto occupato dalla Juventus, sono in piena corsa per la qualificazione alla prossima Champions League. “L’obiettivo della società è rimanere in Europa, questo è l’obiettivo di questa stagione – ha dichiarato il primo cittadino di Bologna -. Chiaramente sappiamo tutti che la Champions League è un sogno nel quale ci siamo trovati bene, vedremo se questa Europa sarà la Champions o un’altra coppa. Però sicuramente il desiderio e l’impegno di tutta la città e l’obiettivo di tutti noi è questo. C’è stata una crescita molto importante, sia nel campionato che in Champions”. E sul percorso nella Champions di quest’anno in cui i rossoblù hanno ingranato la marcia giusta un po’ troppo tardi: “Il Bologna è stato anche azzoppato all’inizio da diverse assenze, pensiamo a Cambiaghi che è appena tornato e contro il Milan ha giocato veramente in modo incredibile e in quei pochi minuti è stato decisivo. Per cui sicuramente le assenze di figure come lui, come Ferguson e Orsolini in diverse occasioni, hanno pesato. Credo anche che Italiano abbia fatto un percorso di crescita importante insieme al gruppo. È un gruppo molto giovane e questo sicuramente all’inizio lo abbiamo un po’ pagato, ma il vero investimento è sul futuro”, ha aggiunto Lepore.
Il Bologna è seguito con passione anche da tifosi illustri del mondo dello spettacolo e della musica, come Cesare Cremonini e Gianni Morandi. Lei come vede questo approccio del mondo dello spettacolo e della musica al calcio e quanto può essere importante per le nuove generazioni che magari possono seguire un esempio di tifo più ordinato e con un’impronta un po’ più culturale? “Ma guardi, non so se lei l’ha mai notato, ma a Bologna ci chiamiamo tutti per nome: Cesare, Luca, Gianni, Matteo – ha risposto il sindaco Lepore -. Questa è una cosa che fanno anche i cittadini verso i cantanti e i personaggi più famosi. Fa parte dello spirito della città. Ci sentiamo davvero tutti una grande comunità e il fatto che tutti insieme stiamo da due anni sognando assieme al Bologna fa parte dell’identità della nostra città. Per cui, davvero, per noi è un momento magico e lo è anche per questi grandi artisti. Stiamo vivendo tutti assieme questo momento”.
“Posso dire che nella mia giovinezza sicuramente il mio giocatore preferito è stato Ronaldo il fenomeno. Poi se devo parlare dei giocatori del Bologna, quello che sicuramente mi ha conquistato è Roberto Baggio, anche da un punto di vista generazionale per noi tutti è stato un simbolo di un’epoca”, ha rivelato il sindaco, che è sempre stato un grande appassionato di sport e nella sua vita ha giocato anche a basket. Il primo cittadino si è detto dunque un grande estimatore del “Divin Codino”. E Beppe Signori? “Se dovessi scegliere un solo giocatore del Bologna, per quanto riguarda me, il mio preferito di sempre è sicuramente Baggio. Giocherei e punterei le mie fiches su di lui”.
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