Il Dipartimento di Stato interrompe il sostegno degli Stati Uniti per il ripristino della rete energetica ucraina
WASHINGTON – Questa settimana, il Dipartimento di Stato ha interrotto un’iniziativa della USAID che ha investito centinaia di milioni di dollari per ripristinare la rete energetica ucraina dopo gli attacchi militari russi. La sospensione del Progetto di Sicurezza Energetica dell’Ucraina e il drastico ridimensionamento della presenza di USAID nel paese mettono a rischio la rete energetica in un inverno critico.
Negli ultimi giorni, la decisione del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti di interrompere il supporto per il ripristino della rete energetica ucraina ha sollevato molte preoccupazioni. Questa iniziativa, portata avanti dalla United States Agency for International Development (USAID), ha visto un investimento di centinaia di milioni di dollari per aiutare l’Ucraina a fronteggiare i danni inflitti dagli attacchi delle forze militari russe. La sospensione di questo supporto potrebbe avere conseguenze significative per un paese già in difficoltà a causa della guerra in corso.
Le interruzioni di corrente sono diventate una realtà quotidiana per molte regioni dell’Ucraina, aggravate dagli attacchi mirati contro le infrastrutture energetiche. Da tre anni, il conflitto ha inflitto danni costanti e gravi alle reti energetiche ucraine, rendendo la situazione sempre più precaria. Un funzionario di USAID ha sottolineato che questa interruzione del supporto non solo indebolisce le capacità degli Stati Uniti di negoziare un cessate il fuoco, ma invia anche un chiaro messaggio alla Russia, suggerendo che gli Stati Uniti non si prendono cura dell’Ucraina o degli investimenti passati effettuati nel paese.
La Russia sta conducendo una guerra su due fronti in Ucraina: militare ed economico. Gli obiettivi di Mosca comprendono:
USAID ha avuto un ruolo centrale nel garantire che l’economia ucraina rimanesse resiliente, contribuendo in particolare al rafforzamento della rete energetica. Gli Stati Uniti hanno fornito risorse significative al governo ucraino per evitare una crisi economica su scala macro. La decisione di terminare il Progetto di Sicurezza Energetica dell’Ucraina non è solo una perdita di supporto economico, ma potrebbe rivelarsi devastante nei mesi invernali, quando la rete energetica è particolarmente vulnerabile agli attacchi russi.
Oltre alla cancellazione del progetto energetico, USAID sta riducendo drasticamente la sua presenza in Ucraina. Prima delle recenti decisioni dell’amministrazione Trump, 64 dipendenti e appaltatori del governo americano erano attivi sul territorio ucraino. Tuttavia, dopo la messa in congedo amministrativo del personale globale e il rientro negli Stati Uniti per chi non è considerato “critico”, solo otto dipendenti rimarranno in Ucraina. Questa riduzione rappresenta non solo un abbattimento delle risorse, ma anche un potenziale abbandono della popolazione ucraina, che continua a fronteggiare le conseguenze devastanti della guerra.
Entrambi i funzionari di USAID hanno avvertito che il ritiro dell’agenzia lascerà la rete energetica vulnerabile proprio nel cuore dell’inverno, mentre il paese continua a subire attacchi da parte di missili russi. Un portavoce del Dipartimento di Stato non ha fornito commenti immediati sulla situazione critica.
Inoltre, le fonti hanno rivelato che il Dipartimento di Stato ha ordinato la cessazione di un programma dedicato alla riforma del settore finanziario. Un funzionario ha espresso preoccupazione per la mancanza di supervisione sull’uso dei fondi trasferiti all’Ucraina negli ultimi anni, evidenziando l’importanza della trasparenza nella gestione degli aiuti internazionali.
Attualmente, il Bureau per l’Europa e l’Eurasia di USAID, che supervisiona la missione in Ucraina, conta 115 dipendenti a Washington, D.C. Tuttavia, è stato comunicato che questo numero sarà ridotto a soli 29 impiegati attivi, creando ulteriori preoccupazioni sulla capacità dell’agenzia di monitorare e garantire l’uso appropriato dei fondi destinati all’Ucraina. La situazione attuale potrebbe portare a un’ulteriore destabilizzazione del paese, già fortemente provato dalla guerra e dalle crisi economiche in atto.
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