La personalità di Papa Francesco ha favorito i rapporti tra la Chiesa ortodossa russa e quella cattolica. Secondo Stephan Igumnov, segretario del Patriarcato di Mosca, i contatti si sono intensificati su molteplici temi, compresa la cooperazione umanitaria.
La figura di Papa Francesco si è rivelata cruciale per il rafforzamento delle relazioni tra la Chiesa ortodossa russa e quella cattolica. A dichiararlo è stato Stephan Igumnov, segretario del dipartimento per le relazioni intercristiane del Patriarcato di Mosca, in un’intervista rilasciata all’agenzia Tass. Secondo Igumnov, l’interesse e l’impegno di Papa Francesco hanno contribuito a creare un clima di dialogo e collaborazione tra le due confessioni cristiane, un aspetto significativo nel contesto attuale di tensioni geopolitiche.
Intensificazione dei contatti
Negli ultimi anni, i contatti tra il Patriarcato di Mosca e la Chiesa cattolica romana hanno conosciuto una notevole intensificazione. Igumnov ha sottolineato che le interazioni si sono svolte su vari livelli, toccando temi di grande rilevanza, tra cui la cooperazione umanitaria. Questo scambio ha portato a iniziative congiunte che affrontano le sfide sociali e morali contemporanee, evidenziando l’importanza di una voce unita di fronte ai problemi globali.
Il ruolo di Papa Francesco
Papa Francesco, noto per il suo approccio inclusivo e per la sua apertura verso il dialogo interreligioso, ha giocato un ruolo centrale in questo processo. La sua personalità carismatica e il suo desiderio di promuovere la pace e la comprensione reciproca hanno reso possibile un avvicinamento tra le due Chiese, che storicamente hanno avuto relazioni complesse.
La visita storica a Mosca
La visita di Papa Francesco a Mosca nel 2016, la prima di un pontefice in quasi mille anni, ha segnato una pietra miliare in questo percorso. Durante quell’incontro, il Papa e il Patriarca Kirill hanno firmato una dichiarazione congiunta, evidenziando i valori condivisi e la necessità di unire gli sforzi per affrontare le sfide del mondo moderno, come la crisi dei rifugiati e la persecuzione dei cristiani in diverse parti del globo.
La dichiarazione di Igumnov non solo riconosce i progressi già compiuti, ma invita anche a continuare su questa strada, sottolineando l’importanza del dialogo per superare le divisioni storiche e lavorare insieme per il bene dell’umanità. In un’epoca in cui le differenze religiose possono sfociare in conflitti, la cooperazione tra la Chiesa ortodossa russa e quella cattolica rappresenta un segnale di speranza e un passo verso una maggiore unità tra i cristiani di tutto il mondo.