Il ministero degli Esteri israeliano ha ordinato la cancellazione del post su X dedicato al pontefice. La decisione, che ha suscitato proteste tra gli ambasciatori, si spiega con le critiche fatte dal Papa a Israele
Il 22 aprile, il ministero degli Esteri israeliano ha preso una decisione controversa ordinando la rimozione di un post ufficiale pubblicato su X dalle sue ambasciate in tutto il mondo. Questo post conteneva un messaggio di cordoglio per la morte di Papa Francesco e diversi ambasciatori israeliani hanno espresso la propria indignazioni per la scelta. La mossa è stata interpretata come una risposta alle critiche espresse dal pontefice nei confronti di Israele durante la sua vita.
La rimozione del messaggio di cordoglio
Secondo quanto riportato dal sito Ynet, il post cancellato esprimeva le condoglianze per la scomparsa del pontefice, con la significativa frase: “Riposa in pace, Papa Francesco. Che la sua memoria sia una benedizione“. Tuttavia, poche ore dopo la pubblicazione, il ministero ha richiesto la cancellazione del messaggio senza fornire spiegazioni dettagliate. Questo gesto ha suscitato il disappunto di molti ambasciatori. Un funzionario del ministero ha dichiarato: “Abbiamo reagito alle parole del Papa contro Israele durante la sua vita; non parleremo dopo la morte“. Questa affermazione mette in luce l’atteggiamento di fermezza del governo israeliano nei confronti delle critiche ricevute.
Le ripercussioni sulla diplomazia
La decisione di rimuovere il post è stata percepita come un atto di sfida, considerando il ruolo significativo che Papa Francesco ha avuto nel promuovere il dialogo interreligioso e nel migliorare le relazioni tra Israele e la Santa Sede. Le critiche del pontefice riguardavano spesso le politiche israeliane nei confronti dei palestinesi, un tema delicato che ha segnato gran parte del suo pontificato.
La cancellazione del post potrebbe avere ripercussioni più ampie nei rapporti tra Israele e la Chiesa cattolica, già messi a dura prova da divergenze su questioni politiche e sociali. Rappresentanti della comunità cattolica in Israele hanno espresso preoccupazione per la decisione, sottolineando che un gesto di omaggio avrebbe potuto contribuire a un clima di maggiore rispetto e riconciliazione.
La posizione del governo israeliano
Inoltre, il silenzio di Netanyahu sulla morte di Bergoglio può essere interpretate come un segnale della posizione ufficiale del governo israeliano. Questo atteggiamento potrebbe riflettere le pressioni interne da parte di settori più nazionalisti della politica israeliana, che spesso hanno visto le critiche del Papa come un attacco diretto allo Stato di Israele.